Avevano un'arma di fabbricazione sovietica carica nascosta nel tunnel del cambio dell'auto. Ma un'attenta perquisizione dei Carabinieri ha scoperto tutto, e per due fratelli albanesi si sono aperte le porte del carcere di Fermo. A.T. e D.T., di 27 e 24 anni, sono stati fermati l'altra sera nei pressi di un'area di rifornimento dai militari della locale caserma.

I due, con lievi precedenti con la giustizia, entrambi residenti a Monte Urano, lavoravano come muratori ed erano in Italia da diversi anni. Al controllo i Carabinieri hanno scoperto la pistola, con due caricatori per un totale di 12 colpi. La matricola dell'arma è stata abrasa,difficile quindi risalire alla sua origine. Dopo il ritrovamento, i Carabinieri hanno perquisito l'abitazione dei due a Monte Urano, trovando altro materiale interessante. 159 proiettili a salve, una stella a 5 punte da ninja, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento di droga, dove sono state rilevate labili tracce di stupefacenti. 

I due fratelli sono ora in carcere con l'accusa di concorso in porto e detenzione di arma clandestina. Gli inquirenti sono convinti di una continuata attività criminosa dei due, che quasi certamente avevano un ruolo nel traffico di droga locale.Non si esclude anche che i fratelli possano essere coinvolti nello sfruttamento della prostituzione. Possibile, vista l'origine insolita dell'arma, che esista un legame tra forme di criminalità di Paesi diversi.