Come già avvenuto per il comparto del pubblico impiego, la Regione sosterrà le legittime aspettative dei lavoratori della Sanità, che da 26 mesi aspettano il rinnovo del contratto, nonostante l'accordo a livello nazionale sia del maggio dell'anno scorso.

Questa mattina il vice-presidente Luciano Agostini ha incontrato una delegazione di rappresentanti delle RSU delle zone territoriali e delle aziende ospedaliere insieme ai segretari regionali del pubblico impiego Giuseppe Cuccitto (CGIL), Gualtiero Ietto (CISL), Carlo Santini (UIL).

La riunione si è conclusa con la firma di una piattaforma comune, dove si denunciano i ritardi e le inadempienze, condividendo "la gravità del ritardo del rinnovo contrattuale, strumento indispensabile per il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni, già fortemente ridimensionato dall'aumento dei prezzi e delle tariffe....", e confermando l'impegno perché ci "sia una definizione del rinnovo contrattuale nei termini previsti dall'accordo del 29 maggio scorso".

Agostini ha espresso piena solidarietà e ha garantito che la Regione si farà carico di sollecitare una positiva soluzione della vertenza a livello romano, in sede di Conferenza delle Regioni. Ha sottolineato che non si tratta solo di un aggiornamento stipendiale (101 euro mensili lordi), ma anche di un passo indispensabile anche per assicurare serenità ed evitare conflitti all'interno del comparto "perché una buona sanità è fatta anche da lavoratori motivati, coinvolti nella buona pratica della salute".

Ha sottolineato che la tensione nel Paese è molto forte e che naturalmente la Regione lavorerà anche affinché in sede di conferenza si crei una maggioranza a sostegno della vertenza.