E' finito ieri in arresto, con l'accusa di concussione, Valentino Moscatelli, 48 anni, in servizio al Commissariato di Polizia di Fermo. L'uomo, secondo la'ccusa, ha più volte incassato denaro dai clienti delle prostitute, sorpresi insieme alle lucciole, per consentir loro di evitare una denuncia per atti osceni in luogo pubblico. 

Ieri, il poliziotto ha risposto alle domande del gip del tribunale di Fermo Carla Moriconi, accompagnato dai suoi legali, Igor Giostra e Luca Bellabarba. Af avviare l'inchiesta sono stati proprio i colleghi di Moscatelli, della sezione anticrimine, dopo aver registrato la segnalazione di una lucciola, che aveva racontato della pratica usata dal poliziotto. 

Moscatelli, in pratica, avrebbe abusato del suo ruolo di pubblico ufficiale e di capo pattuglia, per carpire denaro dai clienti delle lucciole. Un terreno facile, per persone sorprese in flagrante e con pochissima voglia di avere guai con la giustizia e rendere di dominio pubblico i propri 'vizietti'. Evidente allora che ottenere qualche decina di euro (sembra che la 'tariffa' fosse di 30 o 40 euro) in cambio della disponibilità a chiudere un occhio rappresentasse impresa facile. Nessuno dei colleghi dell'uomo, a quanto pare, si sarebbe maiaccorto di nulla.

Ora, però, per Valentino Moscatelli un brusco risveglio. I legali confidano nella concessione degli arresti domiciliari. Dal commissariato, intanto, in una breve nota, la garanzia di un'attività del personale "sempre improntata all'impegno e al servizio dei cittadini. I fatti oggetto di indagine, se confermati, non potranno in alcun modo scalfire l'immagine di quell'ufficio e dei suoi appartenenti".