Non uno spettacolo, non una semplice presentazione di un libro.

Più che altro un incontro.

Una situazione particolare che Andrea De Carlo porta in giro per l'Italia da tempo ormai, in cui si trova faccia a faccia con i propri lettori o semplicemente con chi è interessato a saperne di più su di lui e del suo stile, dello stile di uno degli scrittori italiani contemporanei più famosi.

Con "Mare delle verità", questo il titolo dell'incontro, domenica sera è continuato il percorso di Sensi Piceni '08, nella splendida cornice del teatro dell'Arancio di Grottammare.Spettacolo che si inserisce nel raffinato cartellone di successo del "teatro della parola".

Nel piccolo teatro, pieno per l'occasione, come lo scrittore stesso lo definisce, si è trattato di un incontro fatto di "dialoghi e suoni", intermezzi musicali eseguiti da lui al piano e al mandolino, accompagnato dal suo ormai fedele compagno di viaggio Arup Kanti Das, musicista bengalese che lo accompagna in questi incontri ormai da quasi cinque anni.

Una maniera originale di presentare un lavoro e di presentarsi, e nonostante come ha sostenuto lo stesso De Carlo ogni incontro sia differente dall'altro, al teatro di Grottammare si sono alternati momenti musicali intensi a monologhi, racconti, un reading dell'incipit del suo ultimo libro, "Mare delle verità" uscito oramai quasi un anno e mezzo fa.
Momenti di dialogo con il pubblico, che tramite foglietti "per superare l'imbarazzo" ha posto domande allo scrittore, sui suoi libri, sul suo modo di scrivere, sul suo modo di vedere e interpretare con le parole la vita.

Una serata all'insegna della letteratura, dei consigli e della vita in genere, esplorata attraverso i libri, attraverso parole e suoni, attraverso avventure e viaggi letterari.

Un'ora e mezza di contatto diretto con il pubblico, che ha risposto molto bene allo stimolo proposto dallo scrittore di best sellers come "Due Di Due", "Di Noi Tre", "Tecniche Di Seduzione" e "Uto", Semplice e diretto comunicatore, Andrea de Carlo è riuscito nell'intento di raggiungere un rapporto quasi fisico con i suoi lettori, che hanno apprezzato il modo sicuramente originale dello scrittore milanese di raffrontarsi con il proprio pubblico, sia esso composto di lettori, estimatori o semplici curiosi.