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Consiglio Comunale della città di Ascoli Piceno

Ascoli Piceno | Sono 22 i Consiglieri che hanno aperto, ieri pomeriggio, la seduta straordinaria in 1^ convocazione per discutere principalmente della sicurezza del cittadino e dell'assetto urbano del Comune di Ascoli Piceno.

In seduta straordinaria e in 1^convocazione, ieri pomeriggio, presso la Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani di Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno, vedeva riuniti 22 Consiglieri per il riesame di alcuni punti slittati dalla sessione precedente, a causa del non raggiungimento del numero per la delibera degli stessi, ed altri punti ordine del giorno.

Sono intervenuti, con grande soddisfazione, rappresentanze dell'Istituto Sacconi e Ceci per il coinvolgimento dei giovani alle questioni politiche della città di Ascoli.
Portavoce, Samanta Curri studentessa del Sacconi, celere nell'espletare aspettative e fiducie dei progetti Regione inserito nell'iter scolastico che sente incalzante il bisogno di far partecipare alla vita politica i giovani, alimentare in loro la fiducia nelle Istituzioni e far crescere un pensiero positivo e innovativo per il nostro patrimonio politico culturale futuro.
Pertanto il Consiglio Comunale risponde, a tale richiesta, in modo favorevole ricambiando la fiducia.

Al punto 1 per la risposta ad interpellanze e interrogazioni, sono emersi: la richiesta di offrire sicurezza ai cittadini nei centri storici di Ascoli ed in particolare di Via dell'Iris, la via antistante l'Ospedale Mazzoni di Monticelli.

Il Consigliere Pubblico Mariotti, propone, di prendere misure restrittive e di scoraggiamento per tutti quei barbari imbrattatori che danneggiano il tessuto urbano e deturpano i beni pubblici con scritte, disegni, simboli e quant'altro, chiedendo di aumentare la sorveglianza delle suddette zone frequentate da soggetti dannosi per le realtà pubbliche e private su insistente richiesta di sollecito degli esercenti , degli abitanti e degli studenti della scuola adiacente alla Via.

Pertanto il Sindaco Celani rende noto che l' Ufficio Ambiente, l'Assessore alla Cultura e le Forze dell'Ordine, sono state attivate ad intercettare ed identificare tali soggetti usando una politica di inserimento e tolleranza mettendo a disposizione muri di contenimento delle strade per i murales, un progetto non portato a termine, ribadisce il Sindaco, perché i muri non sono ancora stati trattati con soluzioni chimiche.
Questo tentativo, purtroppo,coinvolge una frangia di imbrattatori.

Per la sicurezza nei Centri Storici si andrà ad aumentare la vigilanza chiedendo la collaborazione delle Forze dell'Ordine nella loro disponibilità, mentre le parti più nascose e non facilmente raggiungibili, come le rue e i vicoli poco frequentati ove spesso il controllo è piuttosto raro, si andrà ad intervenire con la videosorveglianza, realtà questa presente in alcuni punti.

Per quanto riguarda, invece, la Via degli Iris adiacente all'Ospedale, contro accattonaggio e quant'altro, si interverrà per 3 o 4 mesi con il controllo a tappeto poi ad intermittenza, della zona, infine, si mirerà a stabilizzare un posto fisso al coperto per la vigilanza diurna e notturna che offra continuità.
Si rende noto che,anche se al momento sono presenti sul territorio 1 pattuglia dei Carabinieri ed 1 della Polizia per i turni di notte che devono coprire già un'ampia zona, si richiederà il massimo sforzo per garantire la sicurezza dei cittadini.


Emersa poi, dall'interpellanza del Consigliere Catalucci, l'urgenza di tutelare l'incolumità di 20 famiglie, che vivono nelle così dette "casette del Duca" che sono edifici popolari in degradazione, per il pericolo amianto di cui i tetti sembrerebbe siano ricoperti . Si richiede quindi di ristrutturare e riqualificare l'assetto urbanistico della zona che da anni versa in uno stato pietoso. Pertanto ribadisce quanto sia vergognoso il disinteresse della questione ormai di lunga data.

A tal proposito interviene il Consigliere Lattanzi che giustifica il mancato provvedimento per i tempi burocratici a lungo termine nell'attuare gli interventi adeguati ricordando, in oltre, che attualmente il comune non dispone di aree edificabili, di un nuovo piano regolatore, di fondi, della firma del protocollo per la delibera della Giunta che vede in dissonanza i vari Enti coinvolti e il parere negativo della Regione Marche che dichiara l'esenzione dell'area.

Il Consigliere Catalucci in merito reputa palese la posizione del Comune di sviare il problema che in 9 anni sembra non abbia prodotto nemmeno un foglio del piano regolatore inceppatosi in ostacoli amministrativi che con il passare del tempo sono soggetti a vincoli, ciò vede l'edilizia residenziale a favore di pochi e non di tutti. Da più di 30 anni non esiste un territorio destinato all'edilizia pubblica in assenza di un PRG adeguato al PPR. Comunque, ribadisce il Consigliere che la questione è di interesse pubblico, perché giovani coppie devono allontanarsi dal Centro favorendo l'economia dei paesi limitrofi.

In fine, il Presidente Barbini, sostiene che in 2 o 3 mesi terminerà la procedura di spostamento delle 20 famiglie, dalle Case Minime e dai tetti di amianto.
L'edificazione urbana si sposta nei paesi limitrofi al Comune di Ascoli, perché il territorio sembrerebbe privo di aree edificabili,come ritiene il Consigliere Ugo Cittadini, ciò andrà ad incidere sull' economia della città anche se a detta del Sindaco Celani siano già stati fatti i prelevamenti morfologici e le planimetrie del luogo per un' apertura imminente delle fasi successive che terminerà solo quando il piano regolatore non sarà consegnato previsto per il mese di ottobre dell'anno corrente.

Al punto 4 dell'ordine del giorno che prevedeva l'approvazione del regolamento che disciplina i criteri e le modalità di rilascio delle autorizzazioni per i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande secondo l'art. 4 della L.R. 30/2005, per un nuovo regolamento atto a semplificare il rilascio delle autorizzazioni di somministrazione di suddetti, vedeva la suddivisione del territorio in più unità, che chiedeva la restrizione a non più di due territori: il Centro Storico e il territorio esterno.

Secondo la crescente richiesta di cittadini ascolani e dell'iter,di aprire attività di ristoro allargando le tipologie nella specificità delle necessità di esercizi pubblici anche e soprattutto a favore delle tipicità del luogo e a favorire del turismo Piceno.Pertanto la seduta si vede ritirata per il non raggiungimento del numero. 

19/03/2008





        
  



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