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Un workshop per presentare il Distretto formativo provinciale

Ascoli Piceno | Lo scopo è di valorizzare gli attori del territorio in una nuova logica di organizzazione locale per la formazione.

Domani, giovedì 27 marzo, con inizio alle 9, nella sala Convegni dell'Hotel Marche di Ascoli Piceno, si terrà il Workshop sul tema "Creare valore nei sistemi locali di formazione" all'interno del quale la Provincia di Ascoli Piceno presenterà il suo modello di "Distretto formativo".

Il workshop affronterà infatti il tema della creazione di valore nel territorio attraverso la formazione, leva fondamentale di ciascun sistema locale che intende competere nel sistema globale. Il workshop prevede anche una sessione interattiva nell'ambito di una tavola rotonda sul tema "Migliorare per competere: l'efficacia dei sistemi locali della formazione" cui parteciperanno rappresentanti istituzionali del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dell'Isfol, della Regione Marche e delle società che hanno supportato la Provincia nella realizzazione del progetto.

Il Distretto Formativo è infatti una nuova organizzazione del sistema locale della formazione in provincia di Ascoli Piceno: nato con la partecipazione attiva di oltre 140 attori locali, vuole determinare cambiamenti nel sistema della formazione agendo soprattutto sulla fase di rilevazione dei bisogni e su quella di programmazione degli interventi.

Con la nascita del Distretto formativo, dunque, si punta a:
- migliorare "l'ascolto delle necessità" e quindi condividere le priorità con le diverse aree territoriali, in particolare facendo riferimento ai distretti industriali esistenti;
- creare un sistema permanente di rilevazione dei fabbisogni formativi e professionali;
- realizzare forme di integrazione sia tra formazione e Servizi per l'Impiego, sia tra la Provincia di Ascoli Piceno e gli attori del territorio.

Il Distretto Formativo mette al centro delle attenzioni del sistema il destinatario della formazione, sia esso la persona, l'impresa o il territorio, e lo fa concentrando tutti gli sforzi verso la produzione di competenze che hanno "valore" per il destinatario, eliminando ogni elemento di autoreferenzialità. Il modello prevede la valorizzazione al più alto grado di tutti gli attori del sistema (associazioni di imprese, distretti industriali - COICO, il Tavolo Provinciale di Coordinamento per la Programmazione economica, i Centri per l'impiego, gli Enti Locali, ecc.) e dei destinatari finali (imprese e persone) nelle diverse fasi previste nel flusso di produzione del "valore formazione".

Il risultato che si punta a conseguire, dunque, è quello di un "governo del sistema" in cui gli attori del sistema parteciperanno sia ai processi decisionali che ai processi operativi. Ulteriore elemento distintivo del modello sarà quello di indurre il sistema delle agenzie formative (scuole, enti di formazione) ad acquisire logiche "market oriented", cioè a impostare la loro attività puntando a "produrre valore" attraverso la soddisfazione di bisogni dei destinatari della formazione.

Il nuovo modello, che comincerà ad essere attuato a partire dalla prossima programmazione del Fondo sociale europeo, costituisce uno strumento coerente per raggiungere gli obiettivi di Lisbona con cui l'UE si è prefissata l'obiettivo di diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale.

26/03/2008





        
  



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