Samb-Gallipoli 3-2: all'inferno e ritorno
San Benedetto del Tronto | In vantaggio di due reti (Curiale e Cia), la Samb si fa raggiungere. Poi agguanta la vittoria con una rete di Curiale. Finale hard.
di Veleno
Samb-Gallipoli
La Samb batte il quotato Gallipoli. Questa volta vale l' "ipse dixit" di Rumignani: abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo. Lo rispolveriamo dopo oltre dieci anni.
L'incontro di oggi va annoverato tra quelli al cardiopalmo. Sei in vantaggio di due reti, sembra che il cavallo pugliese sia domato, ti rilassi un attimo, ti pavoneggi, allenti le briglia ed ecco che quello ti scappa via imbizzarrito. E...zac dal 2-0 ti ritrovi sul 2-2 come niente fosse successo.
Che volete è il tributo da pagare ad una difesa che fa la ballerina di fila. Oggi, tra l'altro, pure orba di Moi e se non bastasse a metà primo tempo arriva pure la tranvata dell'infortunio del suo naturale sostituto Bonfanti. Se con una difesa al completo qualche problemino ce lo abbiamo, figuratevi con un reparto tutto rinnovato. In pratica una tragedia.
Prendiamo due gol da belle statuine con in testa tanti punti interrogativi al posto dei capelli. Dopo ogni gol i difensori si guardano con gli occhi spalancati e si chiedono:ma quello chi doveva marcalo?
Fatto sta che delapidiamo in meno quindici minuti il cospicuo bottino di due gol. Roba da dissipatori patentati.
Ed è qui succede quello che non ti aspetti: la reazione rabbiosa. Uè, roba da gente di carattere. In pochi minuti ci riportiamo in vantaggio con Curiale. Il bomber (dopo questa giornata lo possiamo anche promuovere al rango goleador) è alla sua prima doppietta in rossoblu.
Il primo gol in rovesciata (la bicicletta come dicono i brasiliani). Strepitoso. Il secondo in mischia. Di rapina come si suol dire.
Il Gallipoli non ci sta. Mira alle alte vette e ci stringe d'assedio. La difesa si permette un'ultima cazzata, dimenticando anche Cigan, che però becca solo la traversa.
Ma c'è ancora da soffrire. Negli ultimi minuto prendiamo la croce e cominciamo a salire verso il calvario. Venti minuti di sofferenza pura. La difesa ormai non va tanto per il sottile. Calcioni, palle in tribuna, mischie al limite dell'area e chi più ne ha più ne metta. Più che un incontro di calcio è un corpo a corpo. Ma non passa lo straniero.
L'arbitro è un sadico. Con la mascherina e vestito in pelle nera, frusta con goduria la Samb: espelle Vitiello. Il perchè non si sa. Forse per vedere un finale hard.
Curiale imita il signor Gambini di Roma e solo davanti a Rossi si mangia un gol. Hard su hard.
Alla fine raggiungiamo la cima del calvario. Niente crocifissione però ma tre punti che sono oro colato.
L'incontro di oggi va annoverato tra quelli al cardiopalmo. Sei in vantaggio di due reti, sembra che il cavallo pugliese sia domato, ti rilassi un attimo, ti pavoneggi, allenti le briglia ed ecco che quello ti scappa via imbizzarrito. E...zac dal 2-0 ti ritrovi sul 2-2 come niente fosse successo.
Che volete è il tributo da pagare ad una difesa che fa la ballerina di fila. Oggi, tra l'altro, pure orba di Moi e se non bastasse a metà primo tempo arriva pure la tranvata dell'infortunio del suo naturale sostituto Bonfanti. Se con una difesa al completo qualche problemino ce lo abbiamo, figuratevi con un reparto tutto rinnovato. In pratica una tragedia.
Prendiamo due gol da belle statuine con in testa tanti punti interrogativi al posto dei capelli. Dopo ogni gol i difensori si guardano con gli occhi spalancati e si chiedono:ma quello chi doveva marcalo?
Fatto sta che delapidiamo in meno quindici minuti il cospicuo bottino di due gol. Roba da dissipatori patentati.
Ed è qui succede quello che non ti aspetti: la reazione rabbiosa. Uè, roba da gente di carattere. In pochi minuti ci riportiamo in vantaggio con Curiale. Il bomber (dopo questa giornata lo possiamo anche promuovere al rango goleador) è alla sua prima doppietta in rossoblu.
Il primo gol in rovesciata (la bicicletta come dicono i brasiliani). Strepitoso. Il secondo in mischia. Di rapina come si suol dire.
Il Gallipoli non ci sta. Mira alle alte vette e ci stringe d'assedio. La difesa si permette un'ultima cazzata, dimenticando anche Cigan, che però becca solo la traversa.
Ma c'è ancora da soffrire. Negli ultimi minuto prendiamo la croce e cominciamo a salire verso il calvario. Venti minuti di sofferenza pura. La difesa ormai non va tanto per il sottile. Calcioni, palle in tribuna, mischie al limite dell'area e chi più ne ha più ne metta. Più che un incontro di calcio è un corpo a corpo. Ma non passa lo straniero.
L'arbitro è un sadico. Con la mascherina e vestito in pelle nera, frusta con goduria la Samb: espelle Vitiello. Il perchè non si sa. Forse per vedere un finale hard.
Curiale imita il signor Gambini di Roma e solo davanti a Rossi si mangia un gol. Hard su hard.
Alla fine raggiungiamo la cima del calvario. Niente crocifissione però ma tre punti che sono oro colato.
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30/03/2008
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