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Il Popolo delle Libertà e le liste elettorali. Alcuni sindaci non ci stanno

Ascoli Piceno | Un comunicato di alcuni primi cittadini manifesta il basso livello di condivisione nella stesura delle liste per le prossime elezioni.

Il simbolo del Pdl

Di seguito il comunicato  inviato da Pasquale Allevi, Sindaco di Folignano, Giuseppe Mariani, Sindaco di Roccafluvione, e Armando Falcioni, Sindaco di Maltignano, in merito alle prossime elezioni politiche e la costituzione delle liste di candidati che stanno prendendo forma in questi giorni.

I sottoscritti Sindaci Pasquale Allevi di Folignano, Giuseppe Mariani di Roccafluvione e Armando Falcioni di Maltignano manifestano la loro amarezza riguardo la probabile logica che sta guidando la stesura delle liste per le elezioni politiche previste per il 13 e 14 Aprile p.v. per il PDL.
In particolare temono che la procedura di inserimento degli ipotizzati nomi nelle liste alla Camera ed al Senato per la Regione Marche stia seguendo un percorso completamente avulso dalle esigenze e richieste del territorio.

Infatti gli scriventi rimarcano che, pur rappresentando comunità numerose e nonostante essere stati riconfermati dopo il primo mandato con ampissima maggioranza in uno contesto politico locale di chiara matrice avversa, siano stati completamente ignorati dai vertici territoriali che fanno riferimento alla PDL in un tavolo consultivo per esprimere eventuali indicazioni.

Il risultato che sta prendendo forma è quello di una rosa di nomi completamente avulsi dal contesto territoriale, con probabili figure catapultate da altre regioni, come già tristemente accaduto in altri elezioni, e completamente ignari dei drammatici problemi che sta vivendo l'intero piceno.
Appare non condivisile che si stia ignorando, inoltre, che non venga commisurato in questa scelta forse il principale metro di misura per valutare un possibile candidato per il Piceno e cioè, oltre la sua origine territoriale, il risultato che ha avuto in consultazioni elettorali locali, il suo consenso, il gradimento della gente, unico mezzo per un degno rappresentante al parlamento.

Di contro,probabilmente, ci troveremo fra qualche mese a dover pietire un incontro a sconosciuti voluti dai vertici romani,che parlano altro vernacolo, spesso irrintracciabili, incoscienti della realtà locale, all'oscuro dei problemi che stanno attanagliando la provincia di Ascoli Piceno.
Rimarchiamo di aver estremo bisogno di persone a Roma che possiamo incontrar per strada , tirare per la giacchetta, contattare in breve per telefono, come fanno quotidianamente i nostri elettori con noi sindaci,riconoscibili perchè chiamati direttamente dal popolo, da una degna legge elettorale,ai propri doveri e responsabilità e non collocati in municipio per astruse logiche di mero calcolo matematico.

Diversamente anche la PDL dovrà assumersi la responsabilità di non aver adeguatamente considerato la provincia picena che mai come adesso, dopo la mortificante divisione con Fermo, con tutte le sue drammatiche conseguenze sociali ed economiche che verranno poi, con questa crisi di identità come provincia di confine, con la crisi occupazionale imperante, avrebbe bisogno di una voce che amplifichi le sue immediate esigenze.

Se così non fosse, gli scriventi ritengono che possa essere preso in considerazione un movimento di opinione di amministratori locali, già vicini alla PDL ma con chiara matrice territoriale, che abbia come principale fine quello di discutere dei gravi problemi locali e di sostenere figure in grado di supportare queste esigenze.
Sarà questa la logica che dovrebbe guidare la scelta elettorale delle prossime consultazioni politiche.
 

04/03/2008





        
  



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