Con arguzia e intelligenza richiedono spazio anche loro. La par condicio vale anche per Beppe Grillo e il popolo del prossimo V2-Day.

Prometeo sembra essersene scordato nel suo editoriale pubblicato da ilQuotidiano.it e ci pensano loro (il Meetup di San Benedetto) suonando la tromba e far presente che non si parla di alternative (termine usato per individuare solo due possibilità) e quindi non solo Pd o Pdl, ma di scelte diverse. E, vista l'esasperazione a cui si è giunti nel panorama nazionale, una nuova via praticabile. Una protesta concreta, evidente e che tocca i politici nel profondo. O nel fondo della sedia, mandando all'aria i programmi, le strategie, le assegnazioni, le liste. Niente voto. Una bella croce sopra la scheda elettorale per annullarlo. Il suffragio universale ti dà anche questa possibilità di espressione, valida e civile, per dire che sei stanco di essere preso in giro, che in realtà non stai scegliendo proprio un bel niente. Come dicono loro "il naufragio universale" si può fare. E se si è in tanti è pure meglio, aggiungono.

Altra proposta per farsi sentire è quella di rimandare al mittente le comunicazioni sulla campagna elettorale, carta che fra un po' intaserà le nostre cassette della posta. (Speriamo almeno che sia carta riciclata!) Secondo quanto suggerito dal Comitato "Mettiamoci una croce", basta prendere quanto viene spedito senza aprirlo e scrivere su uno spazio libero "da rimandare al mittente". Passo successivo: raggiungere una cassetta postale della città e imbucarla. E il gioco è fatto.

Come fanno notare, è un modo democratico e pacifico per attirare l'attenzione dei politici, che non sembrano pensare veramente ai diritti dei cittadini.

La sfida dei simpatizzanti di Grillo è lanciata. E, se verranno ascoltati, vedremo se le Poste faranno il loro dovere.