Coltivava hashish e marijuana. Arrestato spacciatore sambenedettese
Cupra Marittima | Si tratta di un 41enne disoccupato fino ad ora sconosciuto alle forze dell'ordine. L'uomo aveva realizzato un vero e proprio laboratorio di produzione di stupefacenti presso un casolare abbandonato in Contrada Menocchia.
di Redazione

I Carabinieri analizzano il materiale sequestrato
I Carabinieri della stazione di Cupra Marittima hanno arrestato Giacomo T., 41enne di San Benedetto del Tronto, insospettabile spacciatore di hashish e marijuana.
Partendo da recenti acquisizioni investigative – e’ solo di ieri la brillante operazione che ha portato in carcere due marochini ed una donna di Morrovalle per spaccio di stupefacenti, tentata estorsione, minacce e lesioni nei confronti di un cuprense di 42 anni – i militari dell’Arma hanno individuato in Contrada Menocchia, a cavallo tra i comuni di Massignano e Montefiore dell’Aso, un casolare di campagna, all’apparenza disabitato e lo hanno tenuto d’occhio per diversi giorni ritenendo che all’interno si svolgesse un lucroso traffico di stupefacenti.
Ieri mattina, all’arrivo di una jeep con targa tedesca, condotta dal citato 41enne, è scattata l’irruzione che ha portato alla scoperta di un vero e proprio laboratorio per la produzione di piante di marijuana in vaso con tanto di manuale in lingua spagnola, lampade, fertilizzanti e tutto quanto occorre per la coltivazione dello stupefacenti.
All’interno della casa rurale, sono stati rinvenuti, oltre al citato materiale da “picolo chimico”: due panetti e svariati pezzi di hashish del peso complessivo di 310 grammi; una busta contenente 170 grammi di marijuana (le foglie essiccate delle piante coltivate in proprio); circa 10 grammi di semi di marijuana; tre bilancini di precisione; materiale occorrente per il confezionamento dello stupefacente in dosi, tutto sottoposto a sequestro.
Dei campioni verranno inviati al laboratorio analisi sostanze stupefacenti (l.a.s.s.) del comando provinciale dei Carabinieri di Ancona, per le necessarie analisi finalizzate a stabilirne il principio attivo, la tossicità ed il numero di dosi ottenibili, per consentire al sostituto procuratore della repubblica titolare dell’indagine, dott.ssa Iolanda Chimienti, di valutare le misure da adottare.
Certo è che Giacomo T., disoccupato incensurato, dovrà rispondere di gravi accuse, tenuto conto dell’ingente quantitativo di droghe sequestrato e dell’accusa di aver allestito un vero e proprio laboratorio per la coltivazione, produzione e confezionamento in dosi.
Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare la rete di fiancheggiatori ed assuntori di stupefacenti, che si ritiene non limitata al circondario cuprense ma, più probabilmente, si allarga a tutta la Rivera. Lo spacciatore è attualmente rinchiuso nel carcere di Fermo.
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19/04/2008
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