"Stessi diritti, stesse opportunità". Con questo motto, pronunciato dal Presidente della Provincia Massimo Rossi durante il suo saluto e fatto proprio dal conduttore della manifestazione, il giornalista Stefano Greco, si è aperta al "Teatro delle Energie" di Grottammare la "Festa dell'Europa" che tradizionalmente la Provincia celebra ogni anno a maggio per ricordare la famosa dichiarazione del ministro Schuman che nel 1950 diede il via al processo di creazione della Comunità.

La giornata è vissuta sui saggi artistici di tante scuole della Provincia che neppure quest'anno hanno voluto mancare a questo appuntamento con la riscoperta e il rilancio dei valori che hanno portato tanti Stati a realizzare una comunità di persone che oggi conta circa mezzo miliardo di persone. Le autorità presenti (oltre al presidente Rossi, c'erano gli assessori provinciali alle politiche comunitarie Nino Capriotti e all'edilizia scolastica Ubaldo Maroni, il sindaco di Grottammare Luigi Merli, quello di Monteprandone Bruno Menzietti, il vicesindaco di S. Benedetto Antimo Di Francesco, i vertici delle forze dell'ordine) hanno assistito in piedi all'esecuzione, da parte dell'orchestra composta dagli alunni della scuola media "Nardi" di Porto S. Giorgio, dell'Inno d'Italia, di quello alle Marche del pianista ascolano Giovanni Allevi e dell'Inno d'Europa. La stessa orchestra ha poi eseguito l'"Ouverture e March" dallo "Schiaccianoci" di Tchaikovsky.

Quindi gli indirizzi di saluto. Il presidente della Provincia ha ricordato il grande traguardo conseguito dai nostri statisti di 60 anni fa che riuscirono a mettere insieme tante Nazioni e a chiudere con 200 anni di guerre tra le più sanguinose mai registrate. "Oggi l'Europa è chiamata a nuove sfide - ha detto ancora Rossi - in primis quella di compensare con la solidarietà gli squilibri tra le nazioni più ricche e quelle più deboli dell'Unione. E poi c'è la sfida di dare un esempio al mondo di come si possa costruire un'intesa che metta al bando fondamentalismi e ingiustizie". Rossi ha poi esortato i ragazzi a studiare le lingue utilizzando tutte le opportunità che vengono offerte oggi, da Internet ai programmi di esperienze all'estero come "Leonardo" e "Gulliver" che la Provincia mette loro a disposizione.

Il sindaco Merli ha insistito sul concetto che l'Europa unita sia un baluardo fondamentale in un mondo percorso da idee e comportamenti pericolosi, dove riaffiorano nazionalismi e gli "altri" troppo spesso vengono guardati con diffidenza se non con odio. "L'Europa - ha detto Merli -deve essere il modello di una società dove ci siano pari opportunità per tutti". Gli ha fatto eco l'assessore Capriotti che ha ricordato l'epopea dei nostri giovani di un tempo che speravano di poter andare a lavorare "in Marocco" per mettere da parte il denaro sufficiente a farsi una vita qui in Italia. "Esattamente quanto desiderano oggi tante persone che cercano da noi la realizzazione delle loro speranze" ha detto Capriotti raccontando la storia di tre cittadini stranieri che lavorano da anni con grande impegno nell'azienda di famiglia. Ha concluso gli interventi il vicesindaco Di Francesco per il quale "l'Europa è un'opportunità per i giovani perché garantisce al contempo un notevole bagaglio culturale ma anche la possibilità di riconoscersi in valori condivisi da persone di tante nazionalità diverse".