I Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche stavano indagando da alcuni giorni su una serie di furti e borseggi messi a segno presso studi  medici, chiese, e privati cittadini. Molte denunce erano state rese presso la Stazione di Recanati che aveva avviato una serie di accertamenti sulle modalità di tempo e luogo e sulle strane coincidenze che si ripetevano in tutti gli eventi.

Infatti minimo comune denominatore di tutti quei furti era una donna, di 24 anni madre di un bambino, che contemporaneamente era assistita dal medico, dal pediatra del figlio, frequentava la chiesa e era in amicizia con molte delle vittime dei furti. Un indizio forte che un sottufficiale della Stazione Recanatese non ha sottovalutato soprattutto quando a rinvenire un paio di portafogli vuoti era proprio quella donna che, come nulla fosse, candidamente recapitava in caserma. Non si aspettava, tuttavia, che i sospetti su quella lunga serie di furti stessero ricadendo subito su di lei e i militari della stazione leopardiana, piuttosto che ringraziarla per l'apparente "buon gesto" di recapitare all'Arma locale i "resti" di un borseggio, l'hanno sentita per specificare meglio le modalità di rinvenimento.

Dichiarazioni fantasiose corroborate dalla verità: l'autrice dei furti era proprio lei e lo aveva fatto perchè era stretta dalla morsa del gioco del gratta e vinci che acquistava in grosse quantità dopo aver racimolato il denaro dei portafogli sottratti nei luoghi ove si trovava a passare. Un migliaio di euro il bottino della decina di furti commessi; è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato e continuato.