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Prezzi alti, la politica del lucchetto forse non va

Ascoli Piceno | I prezzi al consumo aumentano nonostante i “lucchetti” propagandati da Agostini in piena campagna elettorale - Castelli (AN): “Manovra elettoralistica sulle spalle dei consumatori ? ”.

Le risultanze dell'indagine condotta da Arco Consumatori Marche, che ha monitorato, da inizio anno ad oggi, l'andamento dei prezzi dei beni di prima necessità e largo consumo (comprese le famigerate "offerte" tipiche della grande distribuzione) nella provincia ascolana sono al centro di un'iniziativa di Guido Castelli. Di seguito i commenti che il consigliere ha inviato in un comunicato.

I dati emersi da questa approfondita indagine dell'associazione consumatori e pubblicati nei giorni scorsi dalla stampa locale riducono di molto gli entusiasmi mostrati dall'allora assessore Agostini in occasione del lancio dell'iniziativa stop ai prezzi. Si registra, infatti, a dispetto dei proclami e degli spot regionali promossi ad Ascoli in collaborazione con Mister Prezzi un pesante aggravio del portafoglio di spesa delle famiglie ascolane. Sia in riferimento ai beni di prima necessità acquistati nelle piccole botteghe che nell'ambito dei più grandi centri commerciali. Che fine hanno fatto le buone intenzioni della Giunta Spacca manifestate, con grande impegno di risorse finanziarie proprio durante l'ultima campagna elettorale?

Paiono chiari i riferimenti dell'esponente di AN alla massiccia campagna di informazione, avviata proprio a ridosso delle recenti elezioni politiche, attraverso l'affissione di manifesti contenenti, in una prima fase, il messaggio del buon andamento dei settori dell'economia e della sanità nella nostra regione, e, in una seconda fase, quello del blocco dei prezzi e delle tariffe, a seguito di accordi stipulati con le associazioni del commercio.

Quasi 60 mila euro sono stati spesi per quel primo troncone di attività promozionale, passata come comunicazione istituzionale. Ulteriore impegno di spesa, poi, per informare gli ascolani che avrebbero trovato inalterati, negli esercizi commerciali di loro fiducia, i prezzi dei beni di prima necessità e non avrebbero dovuto pagare di più per i mezzi di trasporto.
Così non si è verificato ed è così che, all'esito delle elezioni politiche, gli ascolani si sono trovati con un assessore regionale in meno ed un livello dei prezzi al consumo in più. Non mi sembra che ci sia convenuto molto.

22/05/2008





        
  



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