La Confcommercio aveva già segnalato che il "lavoro a chiamata", molto utilizzato nel comparto turistico poiché vi ricorrono massicciamente proprio le imprese turistiche stagionali, per lo svolgimento di attività lavorative discontinue nel fine settimana e nelle festività era è stato bloccato dal 1° Gennaio 2008 ma che era stata poi data la possibilità di riattivarli, attraverso la contrattazione collettiva o integrativa.

La Confcommercio si era dunque subito mobilitata per risolvere il problema tentando un accordo sindacale regionale, ma le segreterie regionali di FILCAMS - CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL, nelle persone dei Segretari Claudio Di Pietro , Selena Soleggiani e Marco Bolognini, pur riconoscendo la possibilità prevista dal CCNL del settore TURISMO di disciplinare i rapporti di lavoro a carattere discontinuo, attraverso un protocollo d'intesa locale, si sono dichiarati al momento non disponibili a sottoscriverlo, in attesa di sviluppi che possono intervenire solo a livello nazionale.

"Purtroppo - evidenzia il direttore Confcommercio Giorgio Fiori - non c'è stato verso di trovare una soluzione per la Regione Marche poiché il problema è per tutte le località turistiche italiane per cui le organizzazioni sindacali non intendono assumersi responsabilità poiché la soluzione va trovata a livello nazionale"
"Ci auguriamo che il neo Ministro della Salute e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, risolva subito il problema poiché oltre a creare un danno economico ed organizzativo alle imprese, si incentiva il lavoro irregolare".

"A questo punto - aggiunge Fiori - si possono in alternativa utilizzare le assunzioni di "LAVORATORI EXTRA E SURROGA", per l'esecuzione di speciali servizi, solo se di durata non superiore a 3 giorni.

In questo caso l'assunzione va comunicata contestualmente all'attivazione del rapporto (anche via fax) al Centro per l'Impiego di competenza, utilizzando il previsto modulo in quanto la fattispecie del lavoro extra e surroga rientra nell'ipotesi di assunzione determinata da "forza maggiore" o da avvenimenti di carattere "straordinario".

Permane poi l'obbligo di integrare la stessa comunicazione con la trasmissione telematica del Modulo "UniLav" (sempre al Centro per l'Impiego) entro cinque giorni dall'instaurazione del rapporto di lavoro. Tale procedura va riproposta ogni volta, cosa che si poteva invece superare con il Contratto a Chiamata definibile anche per 3 mesi, pur se l'utilizzo del personale è di pochi giorni a settimana".