Mandato agli archivi il campionato con una salvezza sudata e sofferta fino alla penultima giornata e ottenuta anche grazie alle disgrazie degli altri (vedasi la penalizzazione di 10 punti inflitta al Lanciano), proviamo a tracciare un sommario bilancio della stagione appena trascorsa.

Il collettivo di mister Ugolotti, dopo un inizio di stagione fin troppo stentato, nel quale ha raccolto la miseria di soli 8 punti in 12 gare, ha avuto una decisa sterzata con il cambio di conduzione tecnica affidata a Piccioni, al quale va riconosciuto il grande merito di aver amalgamato e ridato fiducia a un gruppo che non credeva più nelle proprie possibilità e che con lui ha ritrovato la forza e la determinazione che le ha permesso, specialmente tra le mura amiche, di iniziare a macinare risultati e prestazioni convincenti sia sul piano dello spettacolo che su quello meramente tecnico.

Putroppo l’anello debole che non ha permesso alla squadra di compiere il classico salto di qualità sono state le prestazioni in trasferta.

Troppo pochi i punti racimolati anche da Piccioni lontano dal Riviera e così, in seguito a una doppia sconfitta esterna e a tensioni mai risolte con il ds Nucifora, ecco il ritorno al timone della navicella rossoblu di Ugolotti, capace di condurre la Samb da un inquietante -5 sulla quintultima alla salvezza grazie anche a un tris di vittorie consecutive.

Ora è necessario proseguire sul percorso intrapreso, per non ritrovarci a settembre nella stessa situazione di questa stagione, con dei giovani alla prima esperienza in una categoria difficile come la C1 e in un palcoscenico esigente e affamato di vittorie come San Benedetto, che potrebbe pesare non poco sulla tranquillità di giovani non avvezzi a simili pressioni.

In questo campionato lo scotto pagato sono stati 3 mesi di rodaggio, nei quali la squadra, pur lasciando intravedere buone potenzialità, non è riuscita ad esprimersi a pieno, complice un’età media tra le più basse della categoria.

Quando sono esplosi giovani del calibro di Cia, Morini, Curiale, la Samb ha dato la sterzata decisiva e, specialmente tra le mura amiche, è stata un rullo compressore, con una media punti ampiamente da zona play-off.

La strada intrapresa è quella giusta: in sede di mercato presidente e direttore sportivo dovranno agire cercando gli acquisti con le formule della comproprietà e del diritto di riscatto:

ripetere gli errori commessi due anni orsono, quando purtroppo sono stati dilapidati patrimoni importanti come Desideri, Carlini e company, sarebbe imperdonabile.

Occorre dunque ripartire dalla base dei giovani di quest’anno, amalgamandoli e completandoli con innesti mirati, che possano permettere alla squadra di ambire ad obiettivi importanti che la città e il palcoscenico calcistico di San Benedetto meritano ampiamente