Ad incontrarci oggi è stato il neo Vicesindaco Enrico Piergallini, il quale ha esordito in questo mandato esprimendo da subito la sua grandissima lusinga ma anche il senso di responsabilità che sente nei confronti dei giovani.

"L' attuale amministrazione ha deciso di investire sui giovani, che sono protagonisti in quanto prima di tutto presenti in Giunta. Il vicesindaco rappresenta la giovane figura che dovrà trasmettere ai cittadini questo progetto di rinnovamento".
Soldarietà e Partecipazione ha scommesso sui giovani affinché si prepari per il prossimo mandato amministrativo; una preparazione fatta in anticipo in vista del cambio istituzionale del sistema elettorale che ci sarà in virtù di una popolazione censita che ha superato i 15.000 abitanti".

Lei che è un giovanissimo vicesindaco, che rapporto ha con i giovani di Grottammare ?
Io sono un insegnante dunque mi occupo della formazione dei giovani dai 14 ai 18 anni, una fascia molto delicata della crescita...

Che tipo di insegnante è o crede di essere per i suoi studenti?
Mi ritengo un insegnante severo al punto giusto perché credo che se c'è serietà da parte dell'insegnante, anche l'alunno risponde con altrettanta serietà e precisione

Grottammare "Città educativa", in cosa consiste tale progetto?
Si è pensato di istituire un tavolo dove l'amministrazione comunale possa essere costantemente aggiornata con le scuole per capire le loro esigenze e allo stesso tempo coinvolgerle nella vita culturale della città, una città che se è migliorata molto dal punto di vista urbanistico, strutturale e di viabilità, ha ancora bisogno di creare e sviluppare una coscienza civile ad iniziare dalla formazione e dunque dalle scuole.

Che cos'è la buona politica? Un' utopia?
No, affatto.
La buona politica è quella della volontà e delle buone intenzioni, dove si cerca di individuare idee vincenti per raggiungere obiettivi concreti.
Per fare un esempio, il teatro degli Aranci, sino a poco tempo fa era uno spazio adibito a mostre.
Avendo compreso che era riduttivo destinare un edificio risalente al 700 a semplici mostre, ho lavorato affinché esso riacquistasse il prestigio che merita ed ora si è tramutato in un teatro a tutti gli effetti con nostra grande soddisfazione.

Come spiega il successo dell'antipolitica capitanata da Grillo?
Io sono fortemente contrario.
Grillo è un tribuno ed i tribuni sono minacciosi perché parlano allo stomaco delle persone.
Egli ha senza dubbio un potere carismatico e demagogico, ma il suo successo non è altro che lo specchio di un problema della politica che ha lasciato margine ad un comico di colmare quel vuoto che la politica stessa non ha saputo colmare.
E' rischioso lasciare che un potere carismatico e demagogico come quello di Grillo scavalchi la rappresentatività e dunque il parlamento!

L'intervista si conclude con i ringraziamenti del caso.