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La notte di S. Giovanni a Maltignano è ricca di tradizione e novità

Maltignano | Contrariamente alla moderna usanza dei Comuni di organizzare una notte bianca, in barba magari a bilanci comunali dissestati, ecco una proposta tradizionale ma sempre cattura folla a base di saltarello.

Armando Falcioni, sindaco di Maltignano (AP)

Iniziativa particolare quella del piccolo centro di Maltignano. Artefici ne sono il sindaco Armando Falcioni e l'Assessore alla Cultura Helga Ludwig i quali hanno raccolto, con grande merito, la proposta di Carlo Cruciani - leader de "La Compagnia del Saltarello Ascolano" - di proporre l'iniziativa denominata "San Gevanne, pigghia la fagge e vanne - La Mietitura: saperi e canti."

A Maltignano, il prossimo 24 giugno, festa di San Giovanni Battista,ci sarà da stare allegri e soprattutti si potrà gustare l'atmosfera dei nostri bisnonni.
Il programma prevede, alle ore 17 presso la Biblioteca Comunale, i saluti del Sindaco e dell'Assessore alla Cultura, a seguire una relazione di Carlo Cruciani dal titolo "I saperi e i canti dei cafoni: storia, attualità e scenari futuri". Saranno protagonisti, poi, gli anziani portatori di tradizione sul tema "La Mietitura: Racconti di vita".

Alle 19 La Compagnia del Saltarello Ascolano e i Bambini di Maltignano, con "Canti di festa tra la gente, per le vie del paese" animeranno la manifestazione. In chiusura, dopo le 21, La Compagnia del Saltarello Ascolano terrà un Concerto in piazza.

La serata, come si legge nel comunicato inviato "non vuole essere, nelle intenzioni degli organizzatori, una commemorazione-rievocazione estiva come tante, di un tempo che non c'è più, ma un excursus storico di un momento del calendario agricolo che per millenni è stato il fulcro di tutte le civiltà storiche; con un occhio al presente - vedi il rincaro speculativo dei cereali sull'altare del mercatismo con gravi conseguenze di fame nel mondo - e con una speranza di un futuro in cui le economie locali ed un sano modo di stare insieme, magari con canti e balli tradizionali - non all'insegna dell'intrattenimento spettacolare di questa società malata di protagonismo - tornino a rivivere.
Dai piccoli centri, infatti, può venire una nuova ventata, un nuovo Rinascimento capace poi di spazzar via, anche dalle grandi città, lo smog del disagio collettivo e della perdita di memoria.
Quando i giovani si educano alle baldorie, quando si lascia loro pensare che siano giusti e leciti i bagordi notturni - anche perché di giorno non hanno speranza - non ci si lamenti, poi, se qualcuno di quegli stessi giovani si perde nel buio di quella notte alla quale li abbiamo affidati."

19/06/2008





        
  



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