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Sclerosi amiotrofica: una lotta globale

Ancona | In occasione della giornata mondiale di sensibilizzazione alla lotta di questa malattia degenerativa, la regione Marche si pone in prima linea nella persona dell'Assessore Almerino Mezzolani il quale ha predisposto un progetto di assistenza per i malati.

foto di archivio

Domani, 21 giugno, la Regione Marche aderisce alla Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla sclerosi laterale amiotrofica - SLA, istituita nel 1997 dall'International Alliance of ALS/MND As-sociations.

Si tratta di una malattia degenerativa e progressiva che colpisce i motoneuroni e porta all'atrofia dei muscoli, provocando limitazioni funzionali progressive alla motilità, fino al coin-volgimento delle funzioni essenziali quali la nutrizione, il respiro e la parola. Restano indenni le funzioni sensoriali ed intellettive. Pur essendo una malattia neurologica richiede una gestione multidisciplinare. Colpisce indiscriminatamente, coinvolgendo i malati e le loro famiglie.

"Il ruolo delle istituzioni - ricorda l'assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani - è progettare e rendere possibile una presa in carico dei pazienti e delle loro famiglie: questa è l'unica condi-zione per poter garantire un livello di qualità della vita accettabile in tutte le fasi della malat-tia. Bisogna dare - aggiunge Mezzolani - al malato e ai familiari una informazione adeguata, una rete sanitaria ed assistenziale efficiente: in questa ottica va garantita la semplificazione per l'accesso alle strutture sanitarie, l'accertamento rapido per avere i benefici dell'invalidità civile: va strutturato il percorso di assistenza. Purtroppo, sono ancora insufficienti le strutture o centri per la cura del paziente con SLA in grado di erogare tale percorso. Carente anche il processo informativo da dare al paziente e ai familiari, rispetto ai problemi e all'individuazione di solu-zioni".

Il Servizio Salute regionale sta predisponendo una commissione composta da esperti per svi-luppare un percorso assistenziale che, a partire dalla implementazione di un registro regionale dei pazienti affetti da SLA, renda possibile una presa in carico complessiva dei pazienti: dai trattamenti specialistici effettuati presso i centri ospedalieri, all'assistenza domiciliare, alla cre-azione di posti di sollievo per i il carico assistenziale alle famiglie, alla erogazione dei presidi protesici compresi quelli altamente tecnologici come i comunicatori vocali.

Il progetto - che verrà condiviso con le associazioni dei malati e le famiglie, puntando ad un ruolo attivo dei familiari sia in fase di gestione del paziente che di trasmissione delle conoscen-ze maturate nell'assistenza -sarà realizzato in breve tempo "per colmare una carenza per que-sta particolare patologia altamente invalidante e coinvolgente nel contesto familiare: ci augu-riamo di farlo con la partecipazione attiva dei malati, delle associazioni e delle famiglie" con-clude Mezzolani.

20/06/2008





        
  



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