La scuola secondaria Sacconi-Manzoni presenta "La spirale delle idee"
San Benedetto del Tronto | Parte domani la mostra organizzata dalla nota scuola per avvicinare grandi e bambini ai "Linguaggi non verbali".
Sacconi
L'impegno dedicato dalla scuola, motivato dalla consapevolezza di educare i giovani alla conoscenza delle diverse forme di comunicazione ed ai linguaggi non verbali, costituisce il perno di una nuova didattica che si avvale della complessità dei linguaggi della comunicazione:
gesto, parola, immagine, musica e strumentazione digitale.
La "La spirale delle idee" vuole coinvolgere, infatti, le diverse aree dei linguaggi espressivi ed offre la possibilità di seguire un itinerario fantastico, attraverso l'interesse e la creatività di ogni alunno.
Il progetto, che coinvolge tutte le classi dei due plessi scolastici, Sacconi-Manzoni, comprende le diverse iniziative legate alla comunicazione in tutte le sue forme, svolte dagli alunni nell'intero anno scolastico.
Le parole chiave ‘linguaggio verbale/linguaggi non verbali' sono interpretate come tematiche al centro di esperienze didattiche che, in associazione a ‘creatività/espressione', si propongono di potenziare la capacità di "comunicazione dei contenuti interiori e dei talenti, degli stili di ogni studente.
Il recente inserimento nel curricolo scolastico del linguaggio cinematografico e audiovisivo deriva proprio da un'esigenza di studio della cultura contemporanea in tutte le sue forme comunicative.
Allo scopo di diffondere una cultura cinematografica ed audiovisiva presso le giovani generazioni e nell'intento di farle pervenire ad una visione attiva delle immagini e ad una scelta consapevole dei mezzi multimediali, il nostro istituto sperimenta una didattica innovativa nell'ambito dell'audio visivo e dei nuovi media.
I docenti della scuola, selezionati in base a competenze specifiche e formati attraverso percorsi di didattica del cinema, hanno approntato da qualche anno, in collaborazione con esperti nella tecnica dell'audiovisivo, una metodologia che da un lato ha contribuito a definire un ambito d'intervento operativo del linguaggio cinematografico all'interno del curricolo scolastico e dall'altro a sviluppare la sensibilità ed il gusto estetico tra i nostri studenti.
Il Laboratorio teatrale, introdotto nel nostro contesto educativo come una delle attività favorevoli al contatto fra docente e studente è un'occasione comunicativa
per l'Insegnante che, attraverso un punto di vista privilegiato, può comprendere lo studente ed individuarne bisogni e risorse, per lo studente che può esprimersi e far valere il proprio vissuto in una situazione non formale con i mezzi che gli sono più congeniali:
il movimento, la danza, il gesto, il suono, la musica, la parola.
Al fine di una organica risposta alle esigenze di arricchimento del curricolo scolastico e per promuovere tra i ragazzi una migliore conoscenza del linguaggio espressivo-corporeo, è stata predisposta un'attività teatrale sviluppata attraverso due modalità laboratoriali.
1.il modulo base, impostato sull'analisi delle proprie attitudini fisiche, sulla conoscenza del proprio corpo, sulla fiducia "fisica" nel compagno, é incentrato su giochi di movimento (mimo), sulla consapevolezza dello spazio scenico e sonoro, sull'uso del corpo e della voce e sull'improvvisazione verbale e non verbale.
2.il modulo avanzato è finalizzato alla trasposizione delle improvvisazioni in testo teatrale e alla realizzazione di uno spettacolo finale.
Nel mondo di oggi la comunicazione svolge un ruolo essenziale, questa non può più risolverei unicamente nei linguaggi verbali in questo senso la multimedialità, attraverso lo sviluppo delle nuove tecnologie, si pone come linguaggio/abilità trasversale per decodificare e per elaborare in maniera creativa i messaggi della società dell'informazione.
Strutturare delle esperienze flessibili e "situate" in specifici contesti educativi, tecnologici ed organizzativi può sostenere la progettazione di esperienze di classi o laboratori virtuali.
L'attenzione posta dalla nostra scuola ha lo scopo di superare i limiti delle ICT attraverso la valorizzazione della dimensione attiva, emozionale e contemporaneamente conservando un impianto con percorsi didattici significativi, monitorabili e valutabili.
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06/06/2008
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