Guerra totale alla prostituzione, 107 automobilisti multati in 3 sere
Porto Sant'Elpidio | I Carabinieri procedono con l'occupazione massiccia dfel territorio, tra Statale Adriatica e strada Fratte; la prostituzione stretta nella morsa dell'Arma, si sanziona chiunque si avvicini e si fermi con l'auto a fianco di una lucciola.
di Pierpaolo Pierleoni
Già da quattro giorni, i Carabinieri della Compagnia di Fermo stanno attuando un massiccio piano di contenimento del fenomeno della prostituzione a Porto Sant'Elpidio. Una situazione che con l'approssimarsi dell'estate è tornata oltre i livelli di guardia, secondo i militari dell'Arma "ha raggiunto limiti obiettivamente intollerabili, in particolar modo per la gente del luogo. Sono numerosissime le segnalazioni di disagio e le richieste di intervento che giornalmente pervengono alla centrale operativa dei Carabinieri di Fermo o direttamente alla Stazione di Porto Sant'Elpidio".
Di conseguenza, parte la tolleranza zero, ed in tre notti sono già stati 107 gli automobilisti sanzionati per non aver rispettato il divieto di fermata a lato della strada. Il messaggio è chiaro: per il malaffare non c'è più posto. "L'obiettivo dei Carabinieri è l'occupazione del territorio - fanno sapere dalla Compagnia di Fermo - togliendo spazi vitali ai fenomeni malavitosi, quali sono quelli dello sfruttamento e dell'esercizio della prostituzione. E i risultati si sono già visti: grazie alle numerose pattuglie impiegate - massicciamente e visibilmente concentrate nella zona calda - il numero delle persone dedite alla prostituzione è vistosamente calato e tende allo zero, così come il numero dei potenziali clienti, visto che ben 107 sono stati contravvenzionati in sole tre sere in quanto non rispettosi del divieto di fermata imposto dalle disposizioni vigenti".
Il servizio, continuerà sino all'obiettivo finale, che i Carabinieri individuano nell'"occupazione definitiva ed alla bonifica dell'area, e coinvolgerà tutti i Comuni del litorale Fermano. Ci si auspica sempre la collaborazione della gente - attraverso la segnalazione di possibili spostamenti in altre zone delle prostitute - e delle Amministrazioni locali, anche perché l'esigenza di sicurezza della gente deve essere anteposta a qualsiasi altra, compresa quella della movida. Deve essere perseguito un giusto equilibrio tra le diverse esigenze, ma questa pratica implica un enorme impegno da parte di tutte le componenti sociali. Un dato è comunque già certo: i Carabinieri sono già all'opera".
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06/06/2008
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