"A Timpe Pirse", questo il titolo dell'opera, contiene 12 brevi poesie. Strofe che ci fanno riscoprire la vita quotidiana d'allora, fatta di sofferenze e tragedie, ma anche di passioni e d'amore. Tutto con il mare come sottofondo. Un volume molto raro, del quale sono state individuate solo tre copie, una a Fermo, una a Roma ed una nell'archivio privato dei figli di Vespasiani.

Ecco cosa scrive lo stesso autore, nella presentazione dell'opera datata 6 agosto 1911: "A timpe pirse, rivivendo giorno per giorno, ora per ora, tutta la vita di un popolo buono, laborioso, sentimentale e cogliendo dalle labbra delle nostre popolane loquaci le frasi che più sono nostre, ho creduto adattarle in versi, legando a questi un brano del mio cuore. Son versi scevri di ogni pregio letterario e semplici come le nostre donne dotate di una bontà naturale e di una bellezza non studiata, come gli uomini nostri che col mare sono lupi e colle loro donne agnelli, come la bellezza di questa cara Sambenedetto deliziosa pel suo mare azzurro; son versi modesti che ritraggono fedelmente le abitudini ed i sentimenti della gente nostra".

Il volume è stato presentato nella mattinata di sabato 7 giugno in Sala Consiliare dal Sindaco Giovanni Gaspari e dal Presidente del Pio Sodalizio dei Piceni Paolo Spinucci. Presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale Giulietta Capriotti, l'Assessore alla Cultura Margherita Sorge e la Presidente del Circolo dei Sambenedettesi Benedetta Trevisani. Hanno seguito la presentazione anche alcuni parenti del poeta. Virginia Falà, nipote del letterato, ha declamato alcuni componimenti.

"Le poesie contenute in questo volume sono molto conosciute in città, ma in pochi conoscono l'autore - afferma il Sindaco - Devo quindi ringraziare il Pio Sodalizio dei Piceni per l'importante e meritoria opera di divulgazione culturale che ha deciso di compiere". Gaspari si augura che la collaborazione tra il Comune ed il Pio sodalizio possa rafforzarsi negli anni avvenire: "ciò sarebbe nell'interesse di tutti i cittadini".

"Cerchiamo di essere utili allo sviluppo ed alla conservazione della cultura marchigiana più autentica", afferma il Presidente del Pio Sodalizio, che ricorda la sua giovinezza passata tra Grottammare e San Benedetto. Spinucci è stato, tra l'altro, compagno di Liceo della madre dell'Assessore Sorge. "Ai miei tempi a San Benedetto c'era lavoro e si era in pieno sviluppo economico. Oggi le cose sono cambiate ma mi auguro che questa città torni presto ad essere la speranza di tutto il territorio".