Protezione Civile: simulazione di un aereo caduto in mare
Ancona | La torre di controllo dell'aeroporto di Falconara 'perderà' i contatti radio con l'Airbus 120 proveniente da Roma, con 120 persone a bordo, in procinto di atterrare nello scalo dorico. E poi avrà inizio la simulazione di soccorso.
Gli amaraggi nella storia aerea si contano sulle dita, però se dovessero accadere bisogna fronteggiare l'emergenza recuperando i passeggeri del velivolo finito in mare. Tutto ciò sarà simulato nell'esercitazione "Airsubsarex", che si svolgerà all'interno del porto di Ancona, nella notte tra l'11 e il 12 giugno. La simulazione è organizzata della Capitaneria di Porto dorica, in collaborazione con il Dipartimento per le politiche integrate per la sicurezza locale e la protezione civile della Regione Marche.
Il tutto avrà inizio mercoledì 11 giugno, alle ore 22.00, quando la torre di controllo dell'aeroporto di Falconara perde i contatti radio con l'Airbus 120 proveniente da Roma, con 120 persone a bordo, in procinto di atterrare nello scalo dorico. Partono immediatamente i soccorsi in mare, con mezzi nautici e aerei, per recuperare superstiti e vittime. Contestualmente giungono notizie frammentarie, via radio, da parte di piccole unità da pesca e da diporto, presenti nello specchio d'acqua che hanno registrato la tragedia, in merito al recupero dei primi naufraghi segnalati. I natanti si dirigono celermente verso l'approdo di Marina Dorica, a nord del porto di Ancona.
Sarà questo lo scenario che il capoluogo regionale vivrà, dalle ore 23.00 dell'11 giugno, alle ore 2 del mattino successivo, dove i protagonisti saranno militari e civili della protezione civile. Le operazioni saranno dirette e coordinate dal Direttore marittimo di Ancona del 7° Mrsc della Capitaneria di porto in sinergia con il sistema regionale marchigiano della protezione civile. Infatti, non appena la sala operativa della Regione Marche (Soup) riceverà la notizia dell'evento inizierà immediatamente a contattare tutte le istituzioni, quali Corpo nazionale dei vigili del fuoco, 118, Forze di Polizia, Croce Rossa e Anpas, per realizzare gli interventi del caso.
In concomitanza sarà attivata anche la sala operativa intergrata (Soi) della Provincia di Ancona affinché le operazioni di soccorso vengano svolte con rapidità ed efficacia.
Per l'esercitazione circa quaranta volontari appartenenti alle diverse organizzazioni della nostra regione saranno impiegati durante la notte che, oltre a dare supporto alle diverse istituzioni preposte all'emergenza, fungeranno anche come cavie per il soccorso sanitario. Per la prima volta interverrà il Posto medico avanzato (Pma) del 118 di Ancona che attraverso il proprio personale coordinerà le attività delle ambulanze della Croce Rossa e delle Anpas. A supporto del Pma ci sarà l'Unita di comando locale (Ucl) dei Vigili del cuoco, un mezzo molto indicato per questo tipo di interventi.
Per ultimo si segnala la presenza di psicologi della Cri e dell'Ares che cercheranno di dare supporto alle vittime della catastrofe e ai loro parenti. Non mancheranno automezzi speciali e attrezzature del Centro assistenziale di pronto intervento (Capi) della Regione Marche.
Il tutto avrà inizio mercoledì 11 giugno, alle ore 22.00, quando la torre di controllo dell'aeroporto di Falconara perde i contatti radio con l'Airbus 120 proveniente da Roma, con 120 persone a bordo, in procinto di atterrare nello scalo dorico. Partono immediatamente i soccorsi in mare, con mezzi nautici e aerei, per recuperare superstiti e vittime. Contestualmente giungono notizie frammentarie, via radio, da parte di piccole unità da pesca e da diporto, presenti nello specchio d'acqua che hanno registrato la tragedia, in merito al recupero dei primi naufraghi segnalati. I natanti si dirigono celermente verso l'approdo di Marina Dorica, a nord del porto di Ancona.
Sarà questo lo scenario che il capoluogo regionale vivrà, dalle ore 23.00 dell'11 giugno, alle ore 2 del mattino successivo, dove i protagonisti saranno militari e civili della protezione civile. Le operazioni saranno dirette e coordinate dal Direttore marittimo di Ancona del 7° Mrsc della Capitaneria di porto in sinergia con il sistema regionale marchigiano della protezione civile. Infatti, non appena la sala operativa della Regione Marche (Soup) riceverà la notizia dell'evento inizierà immediatamente a contattare tutte le istituzioni, quali Corpo nazionale dei vigili del fuoco, 118, Forze di Polizia, Croce Rossa e Anpas, per realizzare gli interventi del caso.
In concomitanza sarà attivata anche la sala operativa intergrata (Soi) della Provincia di Ancona affinché le operazioni di soccorso vengano svolte con rapidità ed efficacia.
Per l'esercitazione circa quaranta volontari appartenenti alle diverse organizzazioni della nostra regione saranno impiegati durante la notte che, oltre a dare supporto alle diverse istituzioni preposte all'emergenza, fungeranno anche come cavie per il soccorso sanitario. Per la prima volta interverrà il Posto medico avanzato (Pma) del 118 di Ancona che attraverso il proprio personale coordinerà le attività delle ambulanze della Croce Rossa e delle Anpas. A supporto del Pma ci sarà l'Unita di comando locale (Ucl) dei Vigili del cuoco, un mezzo molto indicato per questo tipo di interventi.
Per ultimo si segnala la presenza di psicologi della Cri e dell'Ares che cercheranno di dare supporto alle vittime della catastrofe e ai loro parenti. Non mancheranno automezzi speciali e attrezzature del Centro assistenziale di pronto intervento (Capi) della Regione Marche.
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09/06/2008
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