A due settimane dall'inizio del campionato e a quattro giorni dall'inizio della coppa Italia, facciamo il punto sulla situazione dell'attuale rosa rossoblu.

Appare evidente che l'organico a disposizione di mister Piccioni sia, allo stato attuale delle cose, assolutamente incompleto e risulti palesemente indebolito rispetto a quello della scorsa stagione.

A fronte, infatti, delle partenze dei vari Curiale (principale cannoniere la scorsa stagione), Cia (talento indiscusso che nella prima parte dell'anno ha sì faticato ad esplodere a causa della sua giovanissima età, ma che poi ha fatto emergere tutte le indubbie doti tecniche presenti nel suo repertorio, spesso suggellate da gol pesanti), Soddimo e Giorgino (centrocampisti di grande qualità oltre che di quantità), Visi (un emblema a San Benedetto, portiere di grandi doti tecniche oltre che di esperienza), Camisa (jolly difensivo, molto duttile e ordinato), non sono giunti in Riviera sostituti in grando di far compiere alla squadra il salto di qualità auspicato.

Dazzi è un portiere indubbiamente promettente, ma comunque con ancora necessità di “farsi le ossa”; lo stesso Magnani, appena acquistato, è un centrocampista offensivo indubbiamente talentuoso ed estroso, ma anche lui con la necessità di essere recuperato a pieno dopo l'infortunio in cui è incorso.

Ci troviamo ancora con una squadra i cui titolari sono contati: si pensi al reparto di centrocampo, nel quale, tranne i tre pilastri Visone-Palladini-Ferrini, sono presenti pochissime alternative: Piccioni potrebbe, ad esempio, incorrere in serie difficoltà qualora desiderasse a partita inoltrata variare modulo dal suo originario 4-3-3 ad un ipotetico 4-4-2.

La difesa è ancora da assestare e da rivedere con attenzione: pur concedendole infatti le attenuanti dell'affaticamento fisico dovuto all'intensa preparazione di Agosto, è pur sempre un dato di fatto che è stata trafitta per ben due volte dagli avanti del Centobuchi, squadra militante in serie D.

In attacco persiste il cronico problema della mancanza di un ariete di razza, il classico bomber capace di concretizzare tutta la mole di gioco espressa dalla squadra:

sfumato Morante e, a meno di eventi catastrofici, anche Omar Torri dell'Albinoleffe, non pare che almeno a stretto giro di posta ci sia un obiettivo perseguibile e che soddisfi i requisiti della società.

Lo stesso Cigan, di cui si fa un gran parlare, probabilmente sarebbe solo l'ennesimo doppione in un ruolo nel quale la Samb è già ampiamente coperta (anche ipotizzando il ventilato addio di Alex Olivieri, ci sono Morini, Magnani e Titone).

L'impressione è che a questa squadra occorrano urgentemente almeno 5 calciatori affermati e di categoria: un centrale difensivo, un terzino sinistro, un esterno sinistro offensivo, un centocampista centrale e una punta da 15 gol a campionato.

Impresa non facile, ma che Natali dovrà cercare in qualche modo di compiere, se desidera calmare una piazza che già, dopo le prime deludenti uscite stagionali, sta manifestando i primi segni di insofferenza.