Alla data del 12/06/08, giorno di pubblicazione dei bandi di concorsi pubblici per la copertura di posti vacanti presso il Comune di San Benedetto, l'amministrazione ed in particolare gli uffici competenti hanno omesso di considerare le ben 21 richieste di mobilità fatte pervenire al comune tra il 2006 e il 2007, alcune delle quali proprio relative alla copertura dei posti vacanti di cui ai suddetti concorsi pubblici.

A lanciare tale l'accusa è il consigliere comunale Bruno Gabrielli, il quale questa mattina ha riunito la stampa per informare circa la strana anomalia verificatasi in seno alle procedure concorsuali espletate dal comune di San Benedetto, citando in primis la giurisprudenza che nella fattispecie parla chiaro:

"Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. ... Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità.. provvedendo in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento" ( Art. 33 d.lgs n. 29 del 1993).

"Dunque - commenta Gabrielli - tutti coloro che avranno presentato domanda di mobilità, una volta venuti a conoscenza della pubblicazione del bando, avranno pensato, di non possedere i titoli confacenti al settore di cui allo stesso bando di concorso, e invece, i poveri cittadini forse ancora non sanno che la questione è ancor più semplice in quanto le loro domande non sono state affatto prese in considerazione!"

C'è da chiedersi, quali siano gli effetti tangibili di tale anomalia. In sostanza, nel caso in cui un cittadino presenti ricorso presso il Giudice competente, tali concorsi rischierebbero addirittura l'annullamento. E non è poco, considerando quanti (tantissimi) hanno speso le proprie energie per partecipare ai suddetti concorsi pubblici rispetto ad un esiguo numero di posti vacanti.

Ad onor del vero, Bruno Gabrielli, citando uno dei bandi di concorso legge nella parte relativa alle disposizioni finali, il passo che recita: "il presente bando è pubblicato con riserva in attesa di conoscere le eventuali determinazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica, relative alla attivazione della mobilità d'ufficio..".

Ebbene, nonostante nel bando venga citata la attivazione della mobilità, questa rimane attinente alle richieste effettuate a livello centrale o regionale, tralasciando completamente la mobilità volontaria: è qui che sorge il paradosso.

"Un danno di immagine per l'intera amministrazione - commenta Gabrielli - dove tale irregolarità trova la sua unica 'ragione' nell'ambito dei numerosi interventi che hanno riguardato prima le cariche dirigenziali e poi i funzionari, che non hanno fatto altro che creare una confusione immane".

Insomma, non poche ombre si celano dietro a tali concorsi, senza dimenticare la lettera anonima giunta non soltanto al consigliere Gabrielli, bensì al Sindaco Giovanni Gaspari, alla Procura della Repubblica, nonché agli organi di stampa, dove sarebbe stato riportato in anticipo il nome del vincitore di uno dei concorsi, a sostegno di quanti pensano che i concorsi pubblici siano quasi sempre una "bufala".

Si attendono ora i pareri dei dirigenti sulla questione della mobilità volontaria e soprattutto le motivazioni, ma il consigliere Bruno Gabrielli annuncia sin da ora battaglia: "nel caso in cui riterrò le motivazioni dei dirigenti poco convicenti, invierò personalmente un esposto alla Corte dei Conti".