Grande successo per gli interventi a favore dello sviluppo delle cooperative
Ancona | Per il 2008 le richieste di contributo sono 200, il massimo registrato finora. Marcolini: Limpegno della Regione per il settore è costante negli anni.
Pietro Marcolini
"La Regione Marche - spiega l'assessore regionale alla Cooperazione Pietro Marcolini - sostiene e promuove il settore cooperativo al quale sono stati garantiti nel tempo adeguati sostegni finanziari: nel periodo 1999-2004 sono state stanziate risorse per un ammontare di 20 milioni di euro. Dal 2005 al 2007, lo sforzo è ulteriormente aumentato con quasi dieci milioni di euro di agevolazioni erogate. Ora, per il 2008, tre milioni e mezzo di euro, in aumento rispetto allo scorso anno, a sostegno di un settore dinamico e importante per l'economia regionale.
Il positivo accoglimento del nostro programma d'interventi da parte del mondo cooperativo, analogamente a quanto avvenuto con il programma precedente, è dimostrato dal fatto che sono aumentate richieste e qualità dei progetti. Siamo al sesto anno di attuazione della legge L.R 5/2003 e mai si era registrato un così elevato numero di progetti, nonostante la scadenza dei bandi (4 agosto) sia stata anticipata rispetto agli anni precedenti (settembre - ottobre). L'incremento - dice ancora Marcolini - è dovuto in particolare alla richiesta di contributi per investimenti innovativi ed per le cooperative di nuova costituzione".
Per l'attuazione di interventi innovativi (art. 4) sono stati infatti presentati 96 progetti a fronte dei 74 del 2007 (31 per la provincia di Ancona, 36 per quella di Ascoli, 20 per quella di Macerata e 9 per la provincia di Pesaro-Urbino). 50 le richieste per il sostegno alla nascita di nuove cooperative (art.5) contro le 32 dello scorso anno (11 per la provincia di Ancona, 18 per Ascoli, 15 per Macerata e 6 per Pesaro-Urbino).
In merito alle misure per la capitalizzazione delle cooperative (art. 2) sono invece 35 i progetti presentati in totale (10 per la provincia di Ancona, 14 per quella di Ascoli, 9 per Macerata e 2 per Pesaro e Urbino) contro i 24 del 2007.
Infine sono 15 le richieste di contributi a favore degli investimenti materiali ed immateriali (7 per la provincia di Ancona, 3 per quella di Ascoli, 3 per Macerata e 2 per Pesaro-Urbino). Nel 2007 erano stati 10.
"Oltre ai contributi diretti alle società cooperative sono previsti - aggiunge Marcolini - il potenziamento dei fondi rischi dei Confidi al fine di favorire l'accesso al credito e al finanziamento di iniziative di promozione della cultura e dei valori cooperativi". Ai primi di ottobre inoltre, scadranno i bandi relativi agli interventi sperimentali previsti dall'art. 6 della legge.
Le cooperative marchigiane operano prevalentemente nei settori agricolo e agroindustriale, dell'edilizia, credito, pesca, servizi sociali, produzione e servizi, trasporti, consumo e distribuzione. Con circa 1500 imprese attive e un numero di addetti stimati in circa 20 mila unità, di cui quasi la metà dipendenti, l'impresa cooperativa riveste un ruolo di primo piano nell'economia e nella società regionale. In diversi settori alcune cooperative si collocano tra le più importanti imprese della regione. In altri casi rappresentano reti rilevanti, sia per i cittadini che per le piccole e medie imprese, come le venti banche di credito cooperativo e i trentaquattro confidi di garanzia.
|
20/08/2008
Altri articoli di...
Fuori provincia
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji