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Alla scoperta di una nuova età

San Benedetto del Tronto | "Non bisogna accettare la vecchiaia, bisogna "scoprirla" perchè essa è una nuova fase di un percorso che si chiama vita e che non bisogna associare inderogabilmente alla morte". Così esordisce il primario Sabatini alla presentazione del suo libro.

di Francesca Poli

Domenico Sabatini

Si è conclusa ieri sera, allo chalet "Club 23", la chermesse "Scrittori sotto le stelle" voluta ed organizzata dalla Confesercenti in collaborazione con la libreria "La Bibliofila". Ultimo appuntamento estivo che ha visto coma protagonista Domenico Sabatini, direttore dell'unità di Geriatria all'ospedale di San Benedetto, che ha discusso e presentato il suo primo, e forse non unico, libro intitolato "Letture di Gerontologia". Insieme a lui c'era l'assessore alle politiche sociali Loredana Emili, che ha presentato al pubblico l'autore, e il presidente della Confesercenti Paolo Perazzoli.

Molta la gente presente quasi a testimoniare l'affetto che i cittadini hanno per questo esimio primario che, con ironia e un pizzico di cinismo, ha trascritto nel suo libro il vero senso della vecchiaia che non si traduce come una fase terminale di un percorso che porta solo alla morte ma come una nuova tappa della vita.

Basta rincorrere l'"eterna giovinezza", basta cercare di dimostrare 30 anni quando in realtà se ne hanno 70 perché, basta andare in comitiva nelle navi da crociera a cercare l'anima gemella alla veneranda età di 80 anni, basta fare paracadutismo a 90 perché, come dice Yung, "Il mito della giovinezza è una follia collettiva!".
Ma si sa, il corpo invecchia prima e l'anima no, per questo cominciano le crisi alla ricerca di una gioventù esteriore che si rispecchi con quella interiore: e cominciano le "crisi allo specchio", quelle che Freud scrisse ne " Il Perturbante".

"Bisogna prendere atto che è arrivata una nuova ora, che non è quella della morte. Esistono tanti luoghi comuni che vogliono includere la parola "vecchiaia" e la parola "morte" in un unico concetto. Ma la realtà è ben altra: la morte non si associa alla vecchiaia ma alla vita; e la malattia non si associa alla vecchiaia ma alla salute" ribadisce Sabatini.

Essa è l'espressione del nostro carattere, le rughe stesse sono il segno di una cultura che solco dopo solco si ingrandisce mano a mano che l'anima cresce e si fortifica; perché, come diceva Montagne, "L'anima fa le rughe".
E il primario conclude: "Non bisogna "accettare" la vecchiaia, è un espressione del tutto negativa; piuttosto bisogna "scoprire" una nuova età".

26/08/2008





        
  



5+5=
Domenico Sabatini
Da sin: Sabatini, Emili e Perazzoli
Sabatini e l'assessore Emili
Domenico Sabatini
Domenico Sabatini
Domenico Sabatini
L'assessore Loredana Emili
Loredana Emili e Paolo Perazzoli
Da sin:M. Minuto, Sabatini, Emili e Perazzoli

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