Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Eugenio De Signoribus ha vinto il Premio Viareggio 2008

Viareggio | Con il volume Poesie (1976-2007) edito da Garzanti il poeta ha vinto grazie a questo volume, raccolta di cinque libri a oggi pubblicati e nuovi testi.

Il poeta marchigiano, nato a Cupra Marittima (AP) è tra i massimi esponenti della poesia italiana, già finalista al "Viareggio" nel 1996 con Istmi e Chiuse, nel 2000 con Principio del giorno e nel 2005 con Ronda dei conversi, opere per le quali si è aggiudicato altri importanti riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale "Biella Poesia", il "Dino Campana", i premi speciali "Cattafi" e "Caproni", solo per citarne alcuni. Suoi testi sono stati tradotti in francese, inglese, spagnolo, tedesco e pubblicati su riviste e antologie italiane ed europee; alcune poesie sono state tradotte in arabo e in giapponese.

Redattore della rivista Marka, ha diretto poi Hortus dal 1991 al 1996; successivamente ha dato vita al semestrale Istmi. Tracce di vita letteraria, in collaborazione con Feliciano Paoli e con Enrico Capodaglio.
Dal 1997 cura, in qualità di direttore letterario, i Quaderni della Luna, periodico di letteratura e arte incisoria, stampato presso la Tipografia Grafiche Fioroni di Casette d'Ete dall'Associazione Culturale La Luna, di cui De Signoribus è stato uno dei fondatori insieme all'artista incisore fermano Sandro Pazzi.

Molti i critici letterari che si sono occupati delle sua produzione poetica, da Giorgio Agamben, Giovanni Giudici, a Rodolfo Zucco, Stefano Verdino e molti altri. Dice Emanuele Zinato: "Nella sua poesia, la ricerca del confronto con l'Altro diventa vera e propria acquisizione etica. Nell'io dissolto sorge una nuova traccia di riconoscimento. E a questo utopico attraversamento alludono a ben guardare tutte le principali metafore cognitive messe a punto da De Signoribus [...]" E il grande poeta francese Yves Bonnefoy, in occasione della presentazione a Parigi della traduzione della Ronda dei conversi, ha scritto; "[...] Saluto con affetto Eugenio, nel ricordo della sua presenza commovente di uomo poco incline a comparire in luogo dei suoi scritti, benché ragguardevole al pari di essi, e benefico, oso dire: presenza riservata, silenziosa, si direbbe quasi selvatica, ma nimbata di quella luce che nasce dall'esigenza severa, quando è insieme dolcezza attenta e tenerezza. Quella che è così la purità stessa, altro nome della poesia che non è e non cerca di essere che se stessa".

27/08/2008





        
  



4+3=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)

Fuori provincia

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati