Un emozionante viaggio nella musica. Dal reggae alla tradizione napoletana passando per i grandi successi della musica italiana, rap compreso. Il concerto gratuito dei Neri per Caso ha inaugurato alla grande la V Notte Bianca sambenedettese. L'evento rientrava nel grande cartellone dello Skipper Beach Tour, organizzato da RCS-Gazzetta dello Sport.

I fratelli Ciro e Diego Caravano, i fratelli Gonzalo e Mimì Caravano, cugini tra loro, e i loro amici di sempre, Mario Crescenzo e Massimo de Divitiis hanno prostro al pubblico rivierasco quasi venti brani, tutti rigorosamente ‘a cappella', ossia con il solo utilizzo delle voci, eseguiti senza il contributo di strumenti musicali. E diciamola francamente: tanto erano bravi i sei ragazzi salernitani che la differenza si è sentita poco.

Lo staff di Radio Monte Carlo (radio ufficiale del Tour) ha organizzano un pre-show a base di cappellini, portachiavi e gadget vari, graditissimi dalla folla che li invoca a braccia alzate.

Il concerto si apre con ‘What a Fool Belives', tratto dal loro ultimo album Angoli Diversi nel quale interpretano brani di grande successo con personaggi di primo piano della musica italiana, come ‘Via' cantata con Claudio Baglioni, ‘Prima di Andare Via' con Neffa e ‘7000 caffé' con Alex Britti. Tutti brani proposti durante il concerto sambenedettese.

Pubblico discreto. All'inizio non c'era certo il pienone, ma con il passare dei minuti la Rotonda Giorgini è andata riempiendosi. Le voci armoniose del sestetto ha calamitato le migliaia di persone in giro per la Notte Bianca tanto da sorprendere gli stessi cantanti: "Dopo tanti anni di carriera non ci siamo ancora abituati ad esibirci davanti a molta gente. Tutto questo pubblico ci rende davvero timidi", scherzano prima di proporre i loro cavalli di battaglia: "Oltre ai nostri nuovi lavori le persone durante i concerti ci richiedono tutto il nostro repertorio. E noi vi canteremo tutto il nostro repertorio".

Ed arrivano ‘Viva la Mamma', ‘Donne', ‘Le Ragazze' brano con cui trionfarono alla sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 1995. Spazio anche alla musica internazionale con una particolare rivisitazione del successo di Sting ‘Englishman In New York'. Eclettici come non mai, passano con disinvoltura da un brano internazionale ad uno regionale: ‘A città 'e Pulecenella'.

Tra un brano e l'altro a turno i sei dialogano con il pubblico. Viene spiegato il perché del loro nome: "Non c'è nessuna motivazione politica - scherzano - è che ci piace vestirci di nero e poi la matrice della nostra musica viene dal soul e dal gospel, l'autentica musica nera". Come stelle cadenti arrivano evergreen della musica mondiale: ‘Guantanamera' e 'Jammin' di Bob Marley.

Prima dei bis finali un tributo ad un loro idolo: "Abbiamo gusti musicali diversi, ma tutti e sei andiamo d'accordo su due nomi: i Beatles per la musica internazionale e Pino Daniele per quella italiana". Ed arriva dunque ‘ Je so Pazzo'. Il concerto finisce poco prima della mezzanotte. E la lunga Notte Bianca deve ancora iniziare.