Ascoli: buona la prima. E domenica è già derby
Ascoli Piceno | I bianconeri soffrono contro il Vicenza ma si aggiudicano lintera posta.
di Redazione
Un'azione d'attacco dei bianconeri
Questa la cronaca: i bianconeri escono dallo spogliatoio tatticamente coperti e per una buona mezz'ora la partita è avara di emozioni. Qualche timida incursione dei vicentini riscalda i pochi tifosi ospiti, ma mai si rivelano davvero pericolosi. Entrambi i portieri restano inoperosi, in particolare Taibi che non subisce pericoli dall'ex Bjelanovic, tutto cuore ma mai incisivo. Più insidioso Bernardini, vero cervello dei veneti, che scalda i guantoni dell'estremo bianconero con una violenta conclusione dalla distanza, prontamente neutralizzata. L'Ascoli abbozza la reazione e dalla "fascia d'oro" percorsa da Pesce e Guberti iniziano a piovere degli spioventi pericolosi. E' il preambolo del goal che giunge grazie a una mischia in area che il bomber Bucchi, liberato con un tocco dei suoi proprio da Guberti (domani sarà deciso il suo destino), risolve con un destro poderoso che trafigge l'incolpevole Fortin.
E' il segnale di svolta: i bianconeri, incitati dagli oltre 5000 tifosi sugli spalti, oliano i propri meccanismi e gli schemi riescono con più fluidità. Tutto sembra indirizzarsi sul binario voluto fino a quando Pesce commette una grave leggerezza sul finire del primo tempo. Ammonito 7 minuti prima, allo scadere della prima frazione commette un inutile quando ingenuo fallo sulla mediana, costringendo il direttore di gara ad espellerlo (nel complesso insufficiente la prestazione del Sig. Baracani di Firenze, forse tradito dall'emozione dell'esordio).
Da questo evitabile episodio inizia un'altra partita: la mancanza di un uomo si somma a una preparazione atletica ancora carente, com'è naturale dato il periodo. L'intera squadra è chiamata a uno sforzo considerevole (con Soncin che come al solito non si risparmia in generosità): Mister Di Costanzo fa entrare dal primo della ripresa Giallombardo al posto di Job e il Vicenza risponde con Curiale al posto di Foglio.
Nonostante l'innesto, i biancorossi non risultano ancora pungenti: Mister Gregucci manda in campo pure Margiotta per uno spento Bjelanovic (tributo della curva per lui) e i veneti diventano a trazione anteriore. Si spingono costantemente all'attacco alla ricerca del pareggio e quando subentra pure Capone, nel mirino dell'Ascoli, i bianconeri vanno in evidente affanno. Di Costanzo rinforza subito il reparto difensivo chiamando dalla panchina Cioffi; così coperti la vittoria appare blindata ma sul finale Melucci e lo stesso Cioffi pasticciano in maniera goffa, aprendo un'autostrada in cui si insinua il veloce Curiale. L'ex samb entra in area e cade rovinosamente a terra dopo aver saltato Taibi in uscita: l'arbitro fischia e il gelo scende sullo stadio. Per il direttore di gara è simulazione e Curiale finisce anzitempo negli spogliatoi per doppia ammonizione (nell'occasione è allontanato anche mister Gregucci che dà in escandescenze per il rigore negato).
Un Ascoli dunque ancora in fase di collaudo che domenica affronterà al "Del Conero" i cugini dell'Ancona. Per preparare il derby gli ascolani si ritroveranno a Castel di Lama martedì alle 16:30. La società ha comunicato che gli abbonamenti venduti sono 3263: si registra dunque una sensibile flessione (di oltre mille tessere) rispetto alla scorsa stagione. Non è escluso che la società di Corso Vittorio decida di riaprire la campagna abbonamenti, sperando magari che ci siano dei pentiti e che il loro numero possa crescere soprattutto dopo la partita contro l'Ancona.
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31/08/2008
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