Ha applaudito Albano, il pubblico accorso domenica sera a Controguerra, nell'area collinare della "Taverna dell'Angelo", per ascoltare il proprio beniamino. Ma allo stesso ha criticato il contorno del concerto. La mancanza di servizi igienici si è fatta sentire.

Non vi era alcun segno di wc chimici, certamente in presenza dell'attività di ristorazione a pochi metri, sulla collina dov'era stato allestito il palco. Se non fosse per l'indisponibilità dei servizi igienici del ristorante Taverna dell'Angelo, i cui titolari erano gli organizzatori dell'evento di spettacolo. A diverse persone, tra le quali una donna anziana, è stato negato, infatti, di poterne usufruire, motivando il diniego con un "il servizio è rotto". Inoltre, in molti hanno notato la mancanza di canalina di protezione dei cavi elettrici, sui quali lo stesso pubblico è stato costretto a camminare.

Dal punto di vista dell'organizzazione, è stato impedito agli organi di stampa e ad alcuni operatori tv di accedere al blackstage. Trattamento inusuale anche verso gli amministratori comunali, che dopo aver dovuto organizzare la logistica per l'appuntamento, in termini di viabilità e di ordine pubblico, per il grande numero di persone che ovviamente sono giunte a Controguerra, si sono visti negare la possibilità di portare il proprio saluto, e quindi quelli dell'intera comunità all'artista pugliese.

Gli organizzatori non si sono prodigati nemmeno per riservare loro posti a sedere. Un no comment dagli stessi per quanto accaduto. Ma il dovere di cronaca è un sacrosanto diritto.