Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con la Fiera Grande d'Autunno domenica 21 settembre, un'intera giornata dedicata alle tipicità, gastronomia e artigianato promossa dall'Amministrazione Comunale, dall'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno, dalla CCIA, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e dalla locale Pro Loco e che vede come sponsor ufficiali la Carifermo SpA ed il calzaturificio Dilan.

Evento storico e caro alla memoria dei cittadini, del passato conserva il tradizionale mercato per le vie del centro storico fino ad arrivare nella piazza centrale del paese dedicata ai prodotti tipici e biologici con particolare riferimento alle sezioni di: Filieracorta, del Circuito delle Erbe Spontanee, del Laboratorio Didattico del Pane, della Frutta della Valdaso, ma anche diverse aziende che offrono: vino, formaggi, miele, olio, salumi e quanto di meglio la terra picena e più in generale marchigiana sa offrire. Non si acquista senza una piccola degustazione e senza che il produttore offra una spiegazione del prodotto e dell'azienda da cui proviene.

Proseguendo nella passeggiata si arriva al Chiostro di San Francesco, la cui piazzetta antistante accoglierà il mercatino dell'artigianato artistico mentre all'interno del cortile opereranno dei veri e propri laboratori dell'artigianato e dei mestieri antichi , per citarne alcuni: il fabbro, il vasaio, il tombolo, la ceramica, il cestaio, questi ed altri realizzeranno dal vivo le proprie creazioni per la curiosità dei passanti che potranno altresì partecipare attivamente ad una lezione teorico/pratica qualora volessero partecipare.

Il complesso museale di San Francesco sarà aperto per l'intera giornata e unitamente alle sue collezioni permanenti ( Polittico di Carlo Crivelli, il museo Adolfo De Carolis, della civiltà contadina, le tele di Domenico Cantatore le scenografie di Giancarlo Basili) per la speciale occasione si segnalano due mostre importanti visitabili fino alla fine del mese.

Si tratta di "Le Mani d'oro di Montefiore", dedicata all'arte del ricamo che racconta la storia di mani abili femminili del passato e del presente, con una collezione di manufatti che parte dalla fine del 700
"Hortus Siccus" invece è un percorso documentato di testi e di erbari antichi che guida il visitatore ad una conoscenza delle speci botaniche, come pure delle diverse tecniche di conservazione, a partire dal 1500 fino ad arrivare ai giorni nostri.