AN ritiene che il Piano Casa risulta essere un utile strumento per offrire risposte concrete all'esigenza abitativa di un numero significativo di cittadini, ma al tempo stesso ritiene che siano possibili correttivi migliorativi della proposta della maggioranza di centro-sinistra, attraverso la proposizione di iniziative ispirate ai seguenti indirizzi:
A) CONSIDERAZIONE DI CARATTERE GENERALE
La valutazione del patrimonio comunale e la scelta delle priorità di intervento (fase 2), intese sia come criteri di individuazione degli immobili su cui intervenire e sia in riferimento alle tipologie di interventi, deve essere affidata ad una Commissione di cui facciano parte rappresentanti espressione delle scelte determinate dalla volontà delle forze politiche e loro consulenti tecnici, e non ad una Commissione tecnica interna, così come la valutazione delle proposte presentate per gli interventi sul patrimonio comunale (fase 2) e privato (fase 1).
B) FASE 1 (INTERVENTI SU EDIFICI DI PROPRIETÀ PRIVATA)
Gli immobili di proprietà privata che potranno essere oggetto di intervento devono essere censiti preventivamente dal Settore Sviluppo del Territorio.
C) FASE 2 (INTERVENTI SUL PATRIMONIO COMUNALE)
Dall'elenco delle aree individuate va esclusa quella relativa all'Immobile ASL di via Romagna, in quanto non appartenente al patrimonio comunale.

Il numero minimo di alloggi da cedere al Comune in proprietà o da offrire in locazione a prezzo convenzionato deve essere nettamente superiore a quello previsto per interventi su edifici di proprietà privata (fase 1). Considerando i valori ordinari delle permute effettuate localmente, si deve prevedere la cessione gratuita al Comune di alloggi in misura almeno pari al 30% della SUL.

Il Coordinamento comunale di AN ritiene tali correttivi meritevoli di una attenta valutazione da parte dei rappresentanti istituzionali presenti in Consiglio comunale e pertanto auspica che i consiglieri di minoranza svolgano un ruolo attivo nella discussione.