Un'ordinanza che vieta la vendita e l'importazione di esemplari palmizi, una delibera di Giunta volta a mettere a disposizione dei cittadini i giardinieri comunali, una sperimentazione, il cui prodotto biologico viene fornito gratuitamente da una ditta di Cesena, una miriade di trappole sparse su tutto il territorio: "Siamo in piena emergenza" e questo non è soltanto un allarme lanciato dall'Assessore all'ambiente Giuseppe Marconi, ma un dato di fatto che si riscontra nel territorio di Grottammare e dintorni; basta girare in auto per scorgere i decennali esemplari palmizi colpiti purtroppo dallo spietato Rhynchophorus ferrugineus, il coleottero comunemente noto come punteruolo rosso.

L'Assessore all'Ambiente Giuseppe Marconi questa mattina ci ha mostrato alcuni degli esemplari che sono stati inseriti nel piano di sperimentazione, un totale di 12 palme di cui 8 situate a Grottammare (6 di proprietà privata e 2 comunali), 2 a San Benedetto del Tronto, 1 a Cupra Marittima, ed infine un'altra palma la cui infezione è stata appena rilevata e che è situata sul lungomare di Grottammare.

Il piano di intervento si basa sull'utilizzo di tre diversi metodi di disinfestazione, uno biologico e due di matrice chimica, il tutto coordinato dall'Assam - servizio fitosanitario regionale - diretto dal prof. Sandro Nardi, il centro Studi "Le Palme" e la collaborazione dei giardinieri comunali.

Ebbene, l'Assessore ha spiegato le modalità di intervento sulle palme colpite dal punteruolo rosso, il cui destino si basa essenzialmente sul livello di infezione: "qualora l'esemplare in esame sia considerato poco infetto, si procede con il metodo di potatura sferico e successivamente al trattamento chimico-biologico, tuttavia, se la palma al contrario, è vittima di un infezione acuta come stiamo riscontrando in questi giorni, non resterà che potarla, abbatterla, e procedere poi con il trattamento sperimentale di matrice biolgico-chimica, il tutto per verificare il funzionamento della sperimentazione e salvare in futuro eventuali prossimi esemplari senza dover ricorrere all'abbattimento".

"L'Assam deve avere la certezza scientifica che il metodo sperimentale funzioni - continua l'assessore Marconi - affinché dia il consenso a trattare le palme infette con le stesse identiche modalità evitando in futuro l'abbattimento completo. Purtroppo - aggiunge Marconi - siamo in un periodo di acuta emergenza in quanto, se la stagione estiva è congeniale per tali insetti alla loro riproduzione, l'autunno è il periodo in cui si schiudono le larve permettendo poi agli insetti maturi di volare da un esemplare all'altro, avendo tali coleotteri la capacità di volare per almeno un chilometro di distanza. Ecco perché stiamo cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica ed i vivaisti a collaborare tutti insieme per prevenire il più possibile l'emergenza"

Il primo esemplare visionato si trova lungo Viale Colombo all'interno del giardino privato di una Villa liberty, il quale è stato per il momento potato ed "incappucciato" affinché eventuali insetti rimasti non possano volare altrove. Poco più avanti, precisamente all'interno del giardino di Villa Ida, è lampante la vista di una palma molto rigogliosa che è prossima al cedimento in quanto ha iniziato a perdere vigore e ad essere ormai preda inerme del punteruolo rosso. "Abbiamo contattato - precisa l'assessore Marconi - il proprietario dell'immobile che si trova a Roma, il quale a giorni ci invierà il consenso formale per accedere al giardino ed intervenire al più presto"

Gli operatori Assam guidati dai Sigg.ri Marcozzi Francesco, Lozzi Roberto e dalla Dott.ssa Emanuela Ricci, questa mattina si sono recati presso una abitazione privata sita a Cupra Marittima per provvedere insieme alla ditta Ecoservice alla potatura e allo studio di una palma infetta situata al suo interno. "Il problema ci è stato segnalato intorno al mese di agosto - spiega Lozzi - stiamo provvedendo al trattamento di sperimentazione cercando di isolare gli insetti e di studiare il problema". L'Assam, d'altronde affronta tale emergenza per la prima volta, "basti pensare che una ditta di Cesena - spiega la d.ssa Ricci - la Intrachem sta fornendo gratuitamente il trattamento a base di nematodi poiché interessata in prima istanza a verificare il funzionamento dello stesso".

Oggi pomeriggio l'Assam si recherà sul lungomare sud di Grottammare per lavorare su altro esemplare infetto. "Nel giro di un mese - rassicura Marcozzi - la sperimentazione dovrebbe volgere al termine, si spera, con i risultati ambiti, considerato l'inestimabile valore del patrimonio di tutta la Riviera delle palme che vanta ben 15.000 esemplari di pubblica proprietà".