Al termine della sfortunata gara di Ferrara, che ha visto la Samb soccombere con il punteggio di 1-0 contro la Spal, abbiamo ascoltato nella piccola sala stampa dello stadio Paolo Mazza le considerazioni sulla gara del tecnico rossoblu Enrico Piccioni.

Mister una Samb che quest'oggi ha raccolto tanti applausi, ma che ancora una volta è rimasta a bocca asciutta.
Ho visto una squadra concreta e determinata, che ha lottato con il coltello tra i denti dal primo all'ultimo minuto. Purtoppo paghiamo un errore grave che è stato commesso al 2' di gioco quando, su un angolo battuto da Cazzamalli, Tussi, che era al debutto assoluto dopo l'arrivo dell'atteso transfert, ha perso la marcatura di Lorenzi il quale è stato bravo ad infilarsi nella nostra area battendo Dazzi. Non è facile poi dover giocare una partita intera essendo costretti a rincorrere il risultato; ci abbiamo provato, ma anche oggi la fortuna non è stata dalla nostra parte: al 96' su colpo di testa di Moi Capecchi ha compiuto un intervento prodigioso toccando il pallone con la punta delle dita quel tanto che bastava per farlo terminare a pochi centimetri dal palo.

Oggi ha cambiato la formazione rispetto al posticipo di lunedì contro il Cesena, varando un più abbotonato modulo 4-5-1, con Cigan unico punto di riferimento offensivo e infoltendo il centrocampo per spezzare le manovre offensive avversarie e sfruttare le ripartenze.
Ho riproposto Pistillo e Servi, spostando sulla sinistra Tinazzi e inserendo a centrocampo  Palladini e Forò. Ho visionato in settimana 4 dvd delle precedenti gare di campionato della Spal: giocano con un 4-1-4-1 che sfrutta molto le fasce laterali per favorire la bravura negli inserimenti e il fiuto del gol del loro unico terminale offensivo, il 23enne attaccante marocchino Rachid Arma, autore di 3 reti finora. La scelta di infoltire il centrocampo e di giocare con una punta è stata vagliata in settimana ed è stata dovuta sia alla volontà di non concedere la superiorità numerica nella zona nevralgica del campo ai centrocampisti estensi sia alla situazione di estrema emergenza cui dobbiamo far fronte a causa dei numerosi infortuni che ci hanno falcidiato l'attacco: con Pippi e Morini out, questo era il modulo che mi offriva le maggiori garanzie. La Spal, dopo il gol realizzato all'inizio, per giunta su calcio da fermo, non ha creato più nulla, limitandosi unicamente a contenere e ad arginare la nostra manovra.

Abbiamo notato, nel corso della gara, come Moi si sia improvvistato più volte centravanti. E' stata una soluzione studiata?
Purtroppo oggi non disponevamo di un attaccante "di peso" perchè Pippi era fuori per infortunio; lo stesso Cigan ha giocato in ruolo non suo, dato che per caratteristiche fisiche è una seconda punta e non un ariete d'area di rigore. Così abbiamo pensato, specialmente in occasione dei calci da fermo e delle mischie in area, di inserire Moi nel ruolo di centravanti per sfruttare i suoi centimetri: è un calciatore che difficilmente si riesce a marcare nel gioco aereo e che magari anche con una spizzata può favorire l'inserimento di qualche suo compagno per battere a rete. Oggi avrebbe meritato la gioia del gol, ma ha trovato davanti a lui un portiere superlativo che ha compiuto un miracolo. Peccato davvero.

Molto positivo anche l'ingresso di Caselli. E' d'accordo?
Il ragazzo è subentrato nel secondo tempo e si è inserito subito nei meccanismi di gioco, non faticando affatto ad entrare in partita. E' andato a recuperare due palle a centrocampo, ha fatto una spizzata, si è mosso molto e ha svariato su tutto il fronte offensivo. E' sicuramente un recupero importante: finora sono stato costretto ad utilizzarlo con il contagocce perchè veniva da un infortunio muscolare e non era al meglio. Con lui abbiamo una ulteriore soluzione offensiva in attacco, che ci tornerà sicuramente utile per il futuro.  

Come si esce da questa situazione di empasse?Martedì alla ripresa degli allenamenti, non potrò far altro che elogiare la squadra per la prestazione offerta oggi. Non posso imputare nulla loro, se non quella disattenzione difensiva che ci è costata il gol di Lorenzi. Abbiamo costretto l'avversario a giocare per larchi tratti della gara con 10 uomini dietro la linea della palla, giocando con determinazione, costanza e aggressività. Dobbiamo ripartire da questa prestazione, facendo quadrato, consapevoli che stiamo crescendo e che stiamo diventando "squadra": prima o poi saremo premiati anche dai risultati.