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Ex Metalcavi. Ora parla il Sindaco

Grottammare | Dopo le polemiche sollevate dai diversi schieramenti dell'opposizione, Luigi Merli scende in campo per fare chiarezza sulla vicenda respingendo fortemente le accuse di fautore di una politica volta alla 'cementificazione'.

di Stefania Serino

Un momento durante il consiglio comunale del 25 settembre 2008. Interviene il Sindaco Merli a proposito della questione Ex Metalcavi

La polemica sollevata da tutta la minoranza dopo l'ultimo consiglio comunale tenutosi giovedi 25 settembre, in relazione alla dislocazione dell'ex Metalcavi, ha suscitato il disappunto del primo cittadino poiché accusato dall'opposzione di attuare una politica volta alla 'cementificazione' ed a continue concessioni in favore delle imprese costruttrici, nella fattispecie la Soledil.

"Non pensavo, in questi giorni, di entrare nella polemica ridicola dell'approvazione del piano attuativo n. 39, ex Metalcavi per intenderci, poiché ho creduto, come la decenza imporrebbe, che la discussione in consiglio comunale avesse definitivamente chiarito a tutti quello che dice la normativa vigente. In consiglio comunale, stiamo approvando un piano planovolumetrico che, in parole semplici, significa posizionare le superfici da edificare all'interno del lotto.

E' ovvio, quindi che le polemiche sulle altezze erano assolutamente strumentali, - aggiunge il Sindaco Luigi Merli - poiché non erano oggetto di approvazione o discussione in questo passaggio consiliare, visto che sono state stabilite, nella loro altezza massima di 16,70 metri, nella variante urbanistica precedentemente adottata, con la quale si decideva la delocalizzazione della fabbrica - e ricordo che questa delocalizzazione è stata richiesta negli ultimi 20 anni decine e decine di volte da tutti i residenti della zona".

Il Sindaco ribadisce dunque, quanto già asserito durante l'ultimo consiglio comunale, riportandosi inoltre ad alcune precisazioni presentate nel corso della stessa assise civica:

"I consiglieri comunali e i grandi tecnici consiglieri comunali dovrebbero imparare ad essere un po' più modesti e a leggersi le normative vigenti e dico questo anche in riferimento all'altro oggetto di polemica, cioè la distanza dei nuovi immobili dalle strade e dagli edifici preesistenti. Le distanze non sono oggetto di nessuna deroga, come già dimostrato in consiglio comunale, con la lettura di un passaggio del D.M. nr. 1444 del 2 aprile 1968: "Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate con previsioni planovolumetriche". La stessa dicitura, ovviamente, è riportata nell'articolo 12 del nostro Piano Regolatore Generale pertanto non c'è stata nessuna concessione all'impresa, se non nel rispetto della normativa vigente".

Ma a questo punto Merli si scaglia anche contro la stampa accusando i giornalisti di "vociferare" senza neanche essere presenti in consiglio comunale. (Si precisa a tal proposito come IlQuotidiano.it possa dissociarsi dal 'coro' poiché presente nell'ultimo consiglio comunale cercando di capire quanto meglio possibile, aspetti tecnici quanto politici legati a tale vicenda).

"Non a caso - continua per l'appunto il Sindaco - dopo la lettura delle leggi, in consiglio comunale è calato un silenzio di tomba. Il vociare è ripreso sulla stampa perché tanto pochi conoscono le leggi e ancora meno sono quelli che approfondiscono. In più, e me ne rammarico, c'è anche chi parla senza essere stato nemmeno presente al consiglio comunale. Credo che sia ora di finirla di raccontare frottole "tanto comunque vengono pubblicate con titoli cubitali" e soprattutto credo che sarebbe intellettualmente onesto non veicolare informazioni distorte per farne strumento di propaganda politica, approfittando della mancanza di conoscenze diffuse in materie così specialistiche.

La minoranza di Grottammare - conclude Merli - continua a sproloquiare di cementificazione come se in quello spazio ci fosse un bosco o un prato verde invece di una fabbrica metalmeccanica.
Ci si "dimentica", infatti, che la conclusione di tutto è proprio lo straordinario risultato dello spostamento di quella fabbrica dal cuore di Zona Ascolani con la creazione, oltre a palazzine, di una piazza pubblica, di un parcheggio pubblico e dell'allargamento con ulteriori parcheggi di via Parini. Senza dimenticare l'eliminazione del traffico pesante che inevitabilmente una struttura produttiva di quel genere comporta".

30/09/2008





        
  



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