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A Castel di Lama una fiera da record

Castel di Lama | Massiccia partecipazione di pubblico già nel primo giorno di apertura. Entusiasta di scoprire i prodotti locali Luca Sardella noto volto di Raidue che tra un autografo e una foto chiesta dai presenti in fiera si è soffermato a degustare le tipicità locali

Luca Sardella in posa con una fan

Dalla Fiera dei record alla Fiera dei Guinness. La kermesse lamense registra l'ennesimo successo con una massiccia partecipazione di pubblico già nel primo giorno di apertura. Il singolare tentativo di friggere la crespella più grande del mondo e il passaparola che ne è derivato hanno fatto sì che già nel giorno dell'inaugurazione numerose fossero le persone presenti sull'enorme superficie espositiva di Piattoni.

Il colpo d'occhio è sempre lo stesso e protagonisti sono ancora una volta sono i colori: il giallo del sole, il rosso e l'arancione dei trattori e delle macchine agricole esposte per passare al bianco dei capannoni che accolgono ovini, bovini e cavalli. Complice il bel tempo e le elevate temperature la kermesse si è popolata non solo di imprenditori e addetti ai lavori ma di intere famiglie e curiosi che si aggiravano tra i padiglioni espositivi.

La fiera piace a grandi e piccoli, per il clima che si respira per gli ampi spazi aperti che la caratterizzano e per il diretto contatto con la natura, gli animali e i prodotti genuini che rendono il territorio ricco di tipicità. Entusiasta di scoprire i prodotti locali Luca Sardella noto volto di Raidue che tra un autografo e una foto chiesta dai presenti in fiera si è soffermato a degustare le tipicità locali. Da segnalare la presenza di alcuni turisti tedeschi e inglesi che sono stati particolarmente colpiti dai padiglioni che proponevano soluzioni per sfruttare energie alternative. Molto apprezzate le Antiche Botteghe artigiane e la mostra di antichi arti e mestieri allestite al borgo storico di Piattoni.

Fino a domenica sarà possibile tornare indietro nel tempo con ambientazioni studiate ad hoc da Gianni Brandozzi che ripropone: l'Ars Fabri (fabbro), il Magistri Legnamis (falegname) e l'Ars Panifacule (fornaio). Un momento di recupero della propria tradizione artigiana ignorata dai più giovani e assopita nella memoria dei più adulti che potrà essere rinverdito insieme alla tradizione culinaria locale per tornare davvero ad attingere dal passato facendo dello stesso pilastro per uno sviluppo economico locale più forte.

06/09/2008





        
  



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