Da Giuseppe Cameli, Componente provinciale per il programma settore sanità Partito Democratico, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Forza Italia ha prodotto un manifesto dove si invitano i cittadini dei comuni facenti parte dell’ASUR Zona 12 a firmare una petizione popolare per la maggior efficienza del nostro nosocomio (per approfondimenti si veda l’articolo correlato). Vorrei vedere quale cittadino non desideri che il nostro ospedale abbia la massima efficienza possibile. In questi giorni qualcuno ha scoperto “l’acqua calda”.

Questa iniziativa del tutto democratica, ma assolutamente demagogica e populista, non è rispondente alla realtà, dal momento in cui non è vero che nel nostro ospedale tutto vada male, la maggior parte dei reparti e dei sevizi esistenti offrono una qualità soddisfacente ed è chiaro che si pensi sempre a maggiori competenze e specializzazioni. Sulla dotazione degli organici negli ultimi due anni si è recuperato in modo considerevole, si è passati da 850 a 1100 unità. Si sono ricoperti tutti i posti dei primari vacanti , da ultimo si è espletato il concorso ex novo per il primario di Gastroenterologia.

San Benedetto è la Zona di tutta la Regione dove si è investito maggiormente sulla formazione di tutto il personale sia sanitario sia amministrativo che risulta altamente qualificato. Stanno per iniziare i lavori di ristrutturazione dell’area di emergenza. Dobbiamo considerare il nostro territorio, nella fattispecie la nuova provincia di Ascoli, come un’area metropolitana che sta vivendo un processo di trasformazione da interpretare. In ambito sanitario occorre avere una visione futuristica in fase di riorganizzazione dei servizi e delle strutture ospedaliere di rete per essere rispondenti alle necessità del cambiamento demografico, sociale ed economico.

In un futuro non troppo lontano occorrerà progettare un “ospedale unico”con azienda autonoma Ascoli-San Benedetto, e continuare a questo livello la fase di discussione per raggiungere una soluzione unitaria, allo stesso tempo è importante coinvolgere i cittadini, le forze sociali, le forze produttive, gli operatori del settore, le forze politiche; allo stesso tempo si creerebbero le condizioni all’istituzione della facoltà di medicina. Credo che solo con l’apertura di un dibattito tra forze politiche di maggioranza e di opposizione, si riesca ad avere nella nostra Provincia reparti cosiddetti di eccellenza come: emodinamica-cardiochirurgia, neurotraumatologia etc.