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Il sindaco di Cossignano dice "NO"

Cossignano | Il sindaco della cittadina ha inviato una lettera a tutti i segretari comunali. Eccola.

Il sindaco di Cossignano Roberto De Angelis

Riportiamo di seguito la lettera inviataci dal sindaco di CossignanoSig. Roberto De Angelis.

I comuni fino a 5 mila abitanti dovranno associarsi per avere una segreteria unificata. Viene fissata la soglia minima di 15 mila abitanti o di 4 municipi per tale forme di gestione associata obbligatoria. La nuova disciplina sarà dettata in un decreto legislativo da emanare entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge. Sono questi alcuni punti del Ddl collegato alla Finanziaria 2009 approvato in prima lettura dalla Camera giovedì 2 ottobre e che interesseranno la stragrande maggioranza dei Comuni d'Italia.

"Non condivido l'intervento legislativo di riforma del ruolo del segretario comunale nei piccoli comuni approvato alla Camera il 2 ottobre scorso - ha dichiarato Roberto De Angelis, Sindaco di Cossignano - e che prefigura, tra l'altro, per i comuni inferiori a 5000 abitanti l'obbligo di costituire sedi di segreterie comunali unificate a cui facciano riferimento più comuni la cui popolazione complessiva sia almeno di 15000 abitanti o che ad essa facciano almeno riferimento 4 comuni. Parlo per esperienza vissuta nel nostro Comune dove la convenzione facoltativa stipulata per la gestione associata del servizio di segreteria con i Comuni di Offida e Ripatransone è stata deliberata dopo una attenta e ponderata analisi dell'assetto organizzativo locale oltre che contabile. Il tutto è stato possibile a seguito dell'accordo che si è raggiunto sulle modalità e le condizioni di convenzione con i colleghi sindaci vicini (e non solo in ragione della collocazione geografica ma anche della comunanza di visione) e ovviamente per le qualità professionali e umane del segretario comunale oltre dei responsabili degli uffici e dei servizi dell'Ente con i quali, insieme, siamo riusciti, attraverso la nuova organizzazione messa a punto all'inizio di mandato, a migliorare la performance dell'amministrazione contenendo i costi. Obbligare ad una segreteria unificata con i parametri previsti senza tener conto degli aspetti accennati, oltre a mortificare ulteriormente la funzione del segretario comunale, renderà il servizio "forzoso" non funzionale ed insoddisfacente rispetto ai bisogni espressi dalla comunità amministrata e vanificherebbe ogni eventuale risparmio di spesa, ammesso che ce ne fosse. Tutto questo si propone in un momento in cui a noi sindaci si continua a chiedere una forte capacità di adattarci alle strettoie finanziarie comprimendo l'autonomia organizzativa degli enti locali e, nel contempo, di affrontare con slancio rinnovato i bisogni e le grandi aspettative dei cittadini. Siamo davvero snervati. Fra denuncie di "congestione istituzionale" e di "costi della politica", è giunto il momento di procedere a revisione critica di molte riforme approvate nell'ultimo decennio. In tale ottica non vanno dimenticati ruolo e meriti dei segretari comunali, che più delle volte suppliscono alle carenze organiche e professionali nei piccoli comuni, evitando la catena di distorsioni funzionali-ordinamentali a tutela del buon andamento dell'attività amministrativa. Mi auguro che si proceda, in tempi rapidi, ad una riforma del ruolo e dello status del segretario comunale nell'ambito di una più ampia revisione della normativa dell'intero sistema delle autonomie - e penso ovviamente al nuovo Codice delle Autonomie locali - stralciando dunque la disposizione collegata alla prossima finanziaria. L'ANCI Marche, nell'intento di contribuire alla formazione migliore della proposta emendativa che la direzione nazionale si farà carico di proporre all'attenzione del Governo e del Parlamento, come sempre, resta comunque a disposizione per approfondire i molteplici aspetti della figura professionale e per valutare eventuali consigli provenienti da singoli segretari comunali o associati e da tutti gli amministratori nell'interesse del bene comune delle comunità locali da noi rappresentate."

N.B. Il comma 6 dell'art. 30 del d.d.l. 1441 bis-A licenziato alla Camera (trasmesso al Senato ove ha assunto la numerazione comma 6 articolo 9 del DDL A.S. 1082) prevede quanto segue:

"Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo è delegato ad adottare un decreto legislativo volto alla razionalizzazione del ruolo del segretario comunale nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:
a) istituzione di una sede di segreteria comunale unificata cui fanno riferimento più comuni limitrofi la cui popolazione complessiva sia pari almeno a 15.000 abitanti;
b) riordino dei compiti e delle funzioni del segretario comunale in servizio presso la sede unificata di cui alla lettera a);
c) ampliamento delle responsabilità del segretario comunale in servizio presso la sede unificata;
d) attribuzione al segretario comunale in servizio presso la sede unificata di funzioni di controllo interno e di gestione nonché di legittimità sugli atti".

16/10/2008





        
  



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