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“La nuova Provincia di Ascoli rischia il dissesto economico”

Ascoli Piceno | A lanciare questo clamoroso allarme è il Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale Alessandro Brugni che con una dettagliata nota stampa motive la sua affermazione.

Il Consigliere Provinciale Brugni

Da Massimiliano Brugni, Consigliere Provinciale di Alleanza Nazionale riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Dopo le sterili polemiche del Partito Democratico ascolano sta subendo un'accelerazione improvvisa la divisione del patrimonio e del personale della Provincia di Ascoli Piceno, così come da sempre impostata da Rossi & co., purtroppo per noi ascolani nessun importante cambiamento è stato adottato. Il conguaglio è rimasto sostanzialmente lo stesso, il fardello, quindici milioni di euro da accollarsi per la nuova provincia di Ascoli è pesantissimo.

Di sicuro il riassunto della vicenda è sintetizzato al meglio dalle parole di Rossi rilasciate ai giornali nei giorni scorsi "si è enfatizzata troppo la questione del conguaglio perché qualcuno ha voluto lucrare a livello politico su qualche migliaia di euro in più o in meno". Ebbene tutto il chiasso del Partito Democratico, ora vergognosamente silente, si è ridotto ad un taglio di qualche migliaia di euro, come detto dallo stesso Rossi, per un semplice esercizio di speculazione politica.

I numeri sono rimasti quelli che erano a fine giugno, al termine delle riunioni della commissione paritetica guidata dal novello candidato alla provincia di Fermo Offidani (la sua candidatura è sinonimo di equità nei lavori divisori della Provincia). La questione personale evoca ulteriori "drammi" per il territorio piceno, perché la bozza Rossi tira in ballo un ipotetico fabbisogno del personale per il 2012, uscito fuori dal cilindro in base ad un'analisi interna alla provincia non suffragata da dati reali.

Difficile presupporre che ci saranno i 40 prepensionamenti, già sono previsti ricorsi, difficile che ci saranno le triangolazioni, così come dichiarato da Rossi. L'unico dato certo è che numerosissimi dipendenti ascolani dovranno emigrare a Fermo ma non conosciamo i criteri ed i modi, che mai sono stati analizzati, nonostante le richieste di parte ascolana, addirittura nessun forma di agevolazione è stata prevista per gli "emigranti".

Questi i numeri che riguardano il personale ma il dramma apocalittico è che la nuova Provincia di Ascoli sarà in dissesto finanziario già prima di partire. Infatti al termine delle riunioni paritetiche è stato evidenziato che nella bozze di bilancio separato, predisposta dagli uffici competenti, la Provincia di Ascoli per ottenere il pareggio di bilancio ha una criticità di circa 800 mila euro.

Senza ricordare che alla stessa cifra, già ricordata anche da Della Casa in più di un'occasione, vanno aggiunti ulteriori 700 mila euro per una presunta convenzione di servizi che la Provincia di Ascoli "dovrebbe" ed il condizionale è d'obbligo offrire alla Provincia di Fermo. Purtroppo di questa convenzione non sono previsti né tempi ( fino a quando?), né i modi gettando altri pesanti interrogativi sulla tenuto del bilancio già pieno di buchi. Gravissime criticità ed interrogativi che vanno solo ed esclusivamente a discapito dell'ascolano, mentre per il fermano tutto è certo, nessun "buco" nelle cifre elaborate da Offidani e Rossi.

A nostro avviso sono chiaramente fondati i motivi che faranno giungere al dissesto finanziario il nuovo ente provinciale ascolano. Richiediamo urgentemente ed ufficialmente all'Amministrazione provinciale di fornire una nuova proiezione del bilancio della nuova Provincia di Ascoli alla luce delle nuove criticità previste. Elaborazione reale fatta anche con tecnici di parte, perché le ipotesi portate avanti in commissione paritetica oltre che presentare già errori evidenziati e buchi ci hanno dato l'idea di un continuo rattoppamento in base agli interrogativi sollevati. Ulteriore aggravio la gestione Rossi ha appesantito le spese correnti dell'ente ed anno dopo anno sono cresciute in maniera esponenziale...dove ci porteranno?

Visto che in questo momento sono mandati all'aria tutti i propositi di democrazia partecipata e coinvolgimenti degli attori istituzionali del territorio Piceno, presenteremo un apposita richiesta ed il nuovo materiale dovrà necessariamente essere fornito ai consiglieri provinciali, all'assemblea dei sindaci dell'ascolano, al consiglio comunale di Ascoli ed alle associazioni che si sono distinte nell'analisi della vicenda.

Il timore è pesantemente fondato e l'accelerazione data alla vicenda ci insospettisce in maniera preoccupante. Auspichiamo che anche Allevi, che tanto si è sbracciato nell'ultimo consiglio comunale aperto sulla divisione richieda una nuova bozza di proiezione del bilancio da analizzare soprattutto nelle famose interpartitiche del centrosinistra di Grottammare, dove si decide (o si è già deciso) il futuro di un territorio.

22/10/2008





        
  



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