E' ancora un mistero la morte di Luca Ranalli, il 42enne tramano il cui corpo è stato ritrovato martedì sera, semi carbonizzato all'interno di una vettura parcheggiata sul piazzale di sosta dei dipendenti dell'ospedale Madonna del Soccorso.

Gli inquirenti stanno passando al setaccio tutto il materiale a loro disposizione tra cui le riprese delle telecamere di sorveglianza del parcheggio, i tabulati telefonici dell'uomo, le testimonianze di amici e familiari. Ma ancora non si riescono a trovare risposte.

Ieri mattina il medico legale ha effettuato una accurata ispezione del cadavere che non sembra abbia aggiunto molto rispetto a quanto avevano già trovato martedì sera. L'unica novità è che, oltre alle ferite rinvenute sul torace dell'uomo, è stata notata una ferita alla testa che bisognerà studiare ulteriormente per capirne la natura e soprattutto la causa.

Una delle ipotesi più plausibile per gli inquirenti, è che l'uomo si sia addormentato all'interno della vettura dimenticando la sigaretta accesa. Ma non sono state trovate cicche di sigaretta in auto.
La seconda ipotesi è che Luca Ranalli fosse ubriaco e non fosse solo. Chi era con lui lo ha quindi potuto accompagnare al parcheggio lasciandolo sul posto senza immaginare la tragedia che sarebbe seguita.

Ma c'è anche un'altra possibilità: l'uomo, probabilmente sempre in preda ad una massiccia
dose di alcol, è stato bastonato e lasciato in auto non prima però di aver dato fuoco al sacco a pelo. Ipotesi azzardata ma non del tutto esclusa dato che alcune voci parlano di uno o più testimoni che
avrebbero raccontato di aver notato, proprio davanti all'auto di Luca Ranalli un uomo e una donna darsela a gambe pochi istanti prima che scoppiasse l'incendio.

Ma sono solo ipotesi e nessuna certezza. Sara compito dell'autopsia, prevista nella mattinata di oggi, a spiegare le cause della morte.