Controlli in mare per valutare il posizionamento delle scogliere e la corretta effettuazione dei lavori di contenimento dell'erosione costiera. E' quanto si sta facendo in questi giorni a Porto Sant'Elpidio, per verificare l'operato dell'impresa che negli ultimi anni ha realizzato le tanto contestate barriere alle correnti marine, che in alcuni tratti del litorale hanno riportato effetti ben lontani da quelli auspicati.

L'opera, che avrebbe già dovuto compiersi da diversi mesi, come noto ha subito ritardi ed affrontato problemi non di poco conto. La novità è che di recente l'impresa ha comunicato di aver completato i lavori di propria competenza. Nel punto più critico del litorale, il primo tratto di lungomare Faleriense, la ditta avrebbe ristretto di due terzi, da 100 metri a circa 30, la bocca d'ingresso nel tratto vicino ai box dei pescatori. Un restringimento che dovrebbe portare un riequilibrio della situazione anche in quei punti maggiormente erosi dal mare.

Altra zona critica è quella all'estremo sud di Porto Sant'Elpidio, nei pressi del camping Le Mimose, altra struttura balneare che in più di un'occasione ha lamentato l'impoverimento del proprio tratto di spiaggia. In questo caso le scogliere dovrebbero essere potenziate per consentire di proteggere in modo più efficace la riva. 

Intanto Comune e impresa cercano di chiarire il quadro in merito al ritardo nei lavori. Stando agli accordi contrattuali, la ditta dovrebbe versare una penale per ogni giorni di ritardo rispetto alla consegna dei lavori prevista. L'impresa  si sarebbe difesa però negli uffici notando come siano stati necessari più tempo e maggiori materiali rispetto a quanto preventivato per la realizzazione della protezione.