Divisione della Provincia, Piunti tira le orecchie a Gaspari
San Benedetto del Tronto | Il Capogruppo di An bacchetta il primo cittadino: "Il suo intervento sulla nuova Provincia di Ascoli è stato tardivo. Un'uscita strumentale: sembra che il sindaco voglia usare la città come pretesto per beghe interne al centrosinistra".
Pasqualino Piunti
Con il seguente comunicato stampa il Capogruppo di An in Consiglio Comunale Pasqualino Piunti risponde al primo cittadino Giovanni Gaspari che era intervenuto in merito all'inter che sta portando alla nascita della Provincia di Fermo (per approfondimenti vedasi l'articolo correlato):
Meglio tardi che mai! Solo oggi il sindaco di San Benedetto si ricorda di essere il primo cittadino della realtà dinamica più importante della nuova Provincia di Ascoli, e giustamente, rivendica un ruolo di primo piano disquisendo di spartizioni e penalizzazioni. A questo punto vorremmo chiedere a Gaspari: dov’era quando la Commissione di lavoro paritetica provinciale per l’attivazione della legge 147 (di cui fa parte di diritto San Benedetto), si riuniva per discutere di queste tematiche? Su quindici incontri dal settembre 2006 al giugno 2008 ha ritenuto di partecipare solo tre volte, (sette volte il suo vice, ma non ha aperto bocca).
Invece sarebbe stata l’occasione per dibattere del perché a fronte di una media ragionevole del 7%, la disoccupazione nel nostro territorio arriva al 22%, oppure per quale motivo dai fondi F.A.S. noi attingiamo solo per 10,2 milioni e Fermo per 17.
E poi ancora: come mai la richiesta di mutui alle banche da parte delle imprese vuole Macerata (provincia confinante) ad un + 6,7% e la nostra zona a 8,8%, infatti le aziende chiudono (Foodinvest docet). Ma soprattutto avrebbe avuto l’occasione di non farsi “scippare” la bretella collinare che avrebbe rappresentato l’unica risposta seria, anche se non risolutiva, alle tante problematiche del traffico della nostra città che invece deve subire ogni giorno l’attraversamento di ben 46 autoveicoli che, visti i dati sulle PM 10 (polveri sottili) dove abbiamo già ampiamente sforato i limiti previsti alla U.E., rischiando di diventare una camera a gas (speriamo almeno nell’ANAS). Se il sindaco avesse messo sul tavolo queste criticità nei luoghi deputati alla loro discussione, avrebbe avuto l’appoggio di tutto il mondo politico rivierasco.
Farlo oggi e collegarlo con gli scenari elettorali futuri del suo schieramento ha più il sapore di una strumentalizzazione politica che del desiderio di dare a San Benedetto un giusto riconoscimento. Anzi sembra che il sindaco voglia usare la città come pretesto per beghe interne al centrosinistra. Abbastanza grave.
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30/10/2008
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