Una mamma carnefice dei suoi cari è stata prontamente allontanata dalla famiglia e dalla casa di residenza su ordine del giudice. Si tratta di una donna cubana, 34 anni, sposata da qualche anno con un cinquantenne di Porto San Giorgio col quale ha due figli.
Si è arrivato al provvedimento da parte del giudice dopo le varie denunce che l'uomo, assistito legalmente dall'avvocato Francesca Palma, aveva esposto. Denunce sfociate in indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Fermo grazie alle quali si è appurato che la donna sistematicamente sottoponeva i suoi cari, marito figli e suocera, ad atti di violenza (percosse, lanci di oggetti) che in più di una occasione, soprattutto per i due figli, hanno comportato la necessità di cure mediche da parte del pronto soccorso.
Da qui il provvedimento dell'allontanamento da casa da parte del gip Carla Morioni su istanza del pm Luigi Ortenzi.

L'indole ribelle della donna era già nota, sin dalle nozze, al marito ma la situazione è andata peggiorando nel corso degli anni tanto che il marito aveva chiesto la separazione, con l'addebito delle spese legali. Era scattato quindi, da parte del presidente del tribunale, l'invito all'allontanamento da casa della donna a causa della sua pericolosità, provvedimento che tuttavia non è stato preso in considerazione essendo rimasta la donna, attualmente incinta, nella casa di famiglia. Sono scattate le indagini dei carabinieri al termine delle quali, proprio l'altro giorno, è arrivata la decisione del magistrato di procedere con un mandato di custodia cautelare nei confronti della cubana. La donna vedendo i carabinieri arrivare non ha opposto la minima resistenza ed è stata condotta, dopo una notte in caserma, in una casa famiglia dei servizi sociali di Fermo.