Era in molti a sospettarlo. Il consiglio comunale tenutosi giovedi 30 ottobre si è protratto sino a tarda serata; causa gli 'scottanti' punti all'ordine del giorno.

L'atmosfera piuttosto tesa si è fatta sentire subito quando l'assise civica è stata chiamata a discutere in merito all'approvazione del regolamento relativo alla biblioteca Rivosecchi benché i 16 membri presenti in consiglio abbiano tuttavia escusso ampiamente sull' intitolazione scelta per la nuova biblioteca comunale.

L'opposizione ha trovato in Raffaele Rossi del PDL (assente l'Avv. Maria Grazia Concetti) un portavoce accanito rispetto alla contestazione rivolta alla maggioranza per la totale assenza di coinvolgimento nei confronti della minoranza nella scelta dell'intitolazione, additando il Sindaco di non aver tenuto fede ai principi votati alla partecipazione democratica.

L'Assessore all'ambiente Giuseppe Marconi in tutta risposta, ha ribattuto: "democrazia partecipata è un criterio adottato nell'approvazione del bilancio. Il mancato coinvolgimento è ben altra cosa".

Ma la vera scintilla si è accesa durante la discussione per l'approvazione del quarto punto all'ordine del giorno: "variante parziale al vigente PRG adeguato al PPAR per assentire il progetto relativo al fabbricato di Via bernini".
Ebbene, il fabbricato di cui sopra non è altro che l'immobile situato presso il 'Villaggio Tesino', "dove - ha fatto notare il Sindaco Merli - erroneamente si è parlato di centro commerciale quando in realtà verrà aperto un supermercato".

La richiesta inoltrata al comune di Grottammare dalla Sipa Costruzioni concerne l'abbattimento di due tramezzi affinché l'immobile al piano terra possa cessare di essere diviso in tre comparti e divenire un unico blocco dove poter allestire un supermercato.

E qui la nota dolente. Rossi contro tutti: "una sportellata più che uno sportello unico! Non eravate voi di solidarietà e partecipazione a voler tutelare le piccole realtà commerciali? e poi, - continua Rossi - dal punto di vista politico riscontro una grave incoerenza poiché con tale approvazione si rinnega un PRG dove era stata messa nero su bianco la volontà di tutelare realtà commerciali al di sotto dei 450 m² non consentendo di costruire in una determinata area locali commerciali al di sopra di tale volumetria".

"Ma la cosa più grave - asserisce Rossi - è la volontà dell'amministrazione di ricorrere allo sportello unico piuttosto che prediligere una variante al PRG, insinuando così dubbi all'imprenditoria locale. Dopo questa sportellata, ci si augura che si apra un tavolo su possibili variazioni al PRG. Oggi per approvare varianti urbanistiche, si rinnega il PRG approvato nel '98 dunque, chiedo: cosa è cambiato nel vostro modo di fare politica?".

La risposta del Sindaco Luigi Merli non si è di certo fatta attendere: " innanzitutto credo sia corretto informarsi sui dati relativi alle distinzioni tra negozi, supermercati e centri commerciali. Secondo la nuova normativa regionale in materia, nella categoria dei negozi cosiddetti "di vicinato" rientrano i locali al di sotto dei 250 m², mentre nella fascia della media distribuzione inferiore rientrano i locali compresi tra i 250 m² ed i 950 m² di estensione, al di sopra di tale soglia si entra nella categoria dei centri commerciali. Il caso in questione riguarda dunque la categoria della media distribuzione inferiore o meglio, quella dei supermercati".

Nel 1996, anno in cui è stato varato il PRG, definitivamente approvato nel '98, tenemmo conto delle normative vigenti all'epoca che fissavano come limite tra la piccola e grande distribuzione i 400 m². Non solo - continua il Sindaco - ma l'amministrazione ha voluto dare un segnale forte all'impresa di costruzioni la quale è stata indotta ad 'assorbire' una piccola attività commerciale che sino a ieri era attiva in via Balestra ovvero "Le Primizie".

Dunque il futuro supermercato è un normalissimo negozio che rientra in una categoria ben definita dalla regione Marche. Il resto sono chiacchiere. La cosa che mi fa sorridere - conclude Merli - è constatare come ora vi sia pieno appoggio al PRG al contrario di quando fu portato all'approvazione dove il piano regolatore fu ritenuto dagli oppositori la futura catastrofe dell'imprenditoria locale. Noi governiamo con regole e principi identici a quelli delle passate amministrazioni ma che si adeguano a normative che nel tempo sono variate".