Economia, agricultura, sviluppo e territorio. Un convegno in memoria di Emilio Betti
Ascoli Piceno | Cooperazione, conflitti ed interventi pubblici, con riguardo ai fattori produttivi agricoli e alla gestione del territorio. Il distretto rurale del Piceno trova ancora nellagricoltura e nel settore agroalimentare un volano fondamentale delleconomia.
di Francesca Poli
Venerdì 10 ottobre e sabato 11, presso l'auditorium del Polo Culturale Sant'Agostino, in corso Mazzini, si svolgerà il convegno organizzato dalla cattedra di diritto agrario dell'Università di Camerino, dall'Istituto di diritto agrario internazionale e comparato (confluito nel CNR) e dalla Fondazione "Istituto di teoria dell'interpretazione Emilio Betti", con il patrocinio del Consorzio Universitario Piceno, della Provincia e del Comune e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
L'argomento trattato durante le due giornate di studio verterà sulla "Cooperazione, conflitti ed interventi pubblici, con riguardo ai fattori produttivi agricoli e alla gestione del territorio". "Questo convegno è stato realizzato in occasione del 40° anniversario della morte di Emilio Betti, il giurista italiano più famoso nel mondo, padre della teoria dell'interpretazione, nonché fondatore della nostra Istituzione - spiega il professor Luca Petrelli, presidente della fondazione ‘Istituto di teoria della interpretazione Emilio Betti' - Ciò ci rende particolarmente orgogliosi, sia perché il Maestro si era molto interessato al diritto agrario, sia perché la realizzazione di questo convegno, che ha visto fortemente impegnata la Fondazione a livello scientifico-organizzativo, è una delle prime importanti attività svolte dalla nostra giovane Istituzione.
L'occasione sarà quella di riunire intorno ad un tavolo eminenti professori e studiosi che tratteranno di diritto agrario i quali daranno conto del moderno contenuto della disciplina giuridica dell'agricoltura: oggi, il diritto agrario nazionale, profondamente comunitarizzato, assume una decisa posizione di contrasto rispetto agli istinti egoistici, ormai prevalenti nella società, per l'esigenza di un raccordo tra gli interessi dei produttori agricoli e quelli della collettività nella prospettiva di tutela delle future generazioni. Già, perché l'agricoltura è, al contempo, diritto, cultura, tradizione e società.
Questo incontro - continua il professor Petrelli - fornirà lo spunto agli operatori del settore agricolo ed ai rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni di categoria per una riflessione sulle politiche da attuare per migliorare l'organizzazione dei fattori produttivi agricoli anche ai fini della più ottimale gestione dello spazio rurale. Il distretto rurale del piceno trova ancora nell'agricoltura e nel settore agroalimentare un volano fondamentale dell'economia: il suo territorio, che spazia in pochi chilometri dalla montagna al mare, disegna un paesaggio di rara bellezza espressione di un patrimonio ambientale, culturale, tradizionale unico che ha le proprie radici nei valori e nei savoir-faire della civiltà contadina. L'eccellenza della produzione agroalimentare picena è sotto gli occhi di tutti: basti pensare ai prestigiosi vini doc, alle ricette a base di fritto che trovano solo un parziale riconoscimento nell'universo dell'eccellenza gastronomica con le olive all'ascolana DOP, più recentemente, ai tartufi. L'indotto economico che gira intorno al sistema territoriale piceno mare-montagna può essere notevolmente aumentato: si pensi alla ideazione e alla promozione di mirati pacchetti turistici di tipo culturale-enogastronomico in cui si riesca a ben armonizzare arte, artigianato, cultura contadina e paesaggio".
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09/10/2008
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