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Piccioni: "Nel secondo tempo non siamo stati squadra"

San Benedetto del Tronto | Il tecnico rossoblu, pur sottolineando la positiva e sfortunata prestazione del primo tempo, si rammarica per non aver sfruttato la superiorità numerica attraverso una coralità di gioco. Soddisfatto del punto, invece, l'allenatore brianzolo Marcolin.

di Massimiliano Cipolloni

Il tecnico rossoblu Enrico Piccioni

Al termine della gara tra Samb e Monza, terminata con uno 0-0 che lascia davvero tanti rimpianti, abbiamo ascoltato in sala stampa il parere sulla gara dei due tecnici, Dario Marcolin per gli ospiti ed Enrico Piccioni per la Samb. 

Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico Marcolin:

Mister una partita ben giocata dalla sua squadra che ha resistito anche in inferiorità numerica, portando a casa un prezioso pareggio.
Abbiamo disputato una gara attenta e accorta tatticamente, senza sbavature, con grande disciplina e molta determinazione. Sapevamo della forza di questa Samb e siamo venuti al Riviera consapevoli che sarebbe stata una partita difficile, ma che avremmo potuto giocarci le nostre chance. Se andiamo a considerare le occasioni create, ritengo che Samb e Monza si siano equivalse: se è vero, infatti, che i rossoblu hanno colto due legni, è altrettanto vero che anche noi siamo stati un paio di volte insidiosissimi, sfiorando la marcatura con un colpo di testa ravvicinato di Torri al quale Dazzi si è opposto da campione e con un paio di mischie davanti la linea non finalizzate. E' stato sicuramente più giocato il primo tempo, più tattico e frammentato il secondo, anche se non possiamo non considerare il fatto che l'espulsione di Iacopino ha sicuramente costituito un grave handicap per l'economia del nostro gioco, penalizzandoci anche per possibili soluzioni alternative. 

La Samb recrimina per un gol fantasma che ai più sembrava esserci. Ha parlato con il suo portiere Rossi? Quali sono le sue impressioni sull'episodio incriminato?
Dalla panchina è praticamente impossibile valutare se la sfera abbia varcato o meno la linea bianca, ma i miei ragazzi mi hanno assicurato che la palla era fuori.

Rimane il fatto che il Monza, ancora una volta si è rivelato una squadra solida, proseguendo la sua striscia di risultati utili.
Ho spiegato ai miei ragazzi che il cammino delle 34 partite è lungo e insidioso e ogni gara va affrontata in modo diverso: ci sono match che vanno giocati fisicamente, in altri vanno tirate fuori le doti tecniche, in altri ancora, come in quello di oggi, si deve saper soffrire. La mia maggiore soddisfazione per la partita odierna deriva proprio dal fatto che la squadra ha saputo dimostrare compattezza, riuscendo anche in inferiorità numerica a copire bene il campo, non disunendosi, difendendosi con ordine e dimostrando di essere "squadra". Se fossimo andati in vantaggio dopo 10 minuti, la gara sarebbe potuta andare in un'altra direzione, ma alla fine, ripeto,è un risultato indubbiamente positivo, che ci permette di guardare al proseguo del torneo con maggiore fiducia.


Mister Enrico Piccioni ha, invece, così commentato l'incontro:

Mister, una Samb che oggi, complice anche un po' di sfortuna, non è riuscita a portare a casa 3 punti che sarebbero stati linfa vitale per la classifica.
Sono rammaricato soprattutto per il modo in cui abbiamo giocato una volta in superiorità numerica: avremmo dovuto sfruttare il fatto di giocare 11 contro 10 attraverso una coralità e un gioco di squadra che non c'è stato, intestardendoci invece in giocate individuali: ho avuto come l'impressione che ognuno giocasse soltanto per sè, cercando di risolvere la partita da solo. Così, pur riuscendo ad arrivare svariate volte davanti a Rossi, non siamo mai riusciti a finalizzare la mole del nostro gioco. E' un pareggio che lascia davvero l'amaro in bocca.

L'impressione è stata, specialmente nel secondo tempo, che la Samb tenesse un baricentro troppo arretrato, che non abbia provato soluzioni più offensive per vincere la partita. E' così?
La Samb oggi ha combattuto, provando a far sua la gara, disputando un primo tempo di qualità e di quantità nel quale non è riuscita ad andare in vantaggio soltanto per episodi sfortunati come i due pali clamorosi colpiti nella stessa azione. Poi nel secondo tempo sono stati commessi diversi errori sia di natura tattica sia soprattutto di mentalità. Non dimentichiamoci che ancora una volta siamo stati orfani del nostro bomber Pippi, che per noi costituisce un uomo chiave, dal momento che è capace di fare la sponda, facendo salire la squadra. Ma non dobbiamo cercare alibi: ripeto, oggi il nostro errore più grande è stato quello di cercare troppe volte la giocata singola, portando troppo avanti la palla, senza una manovra ragionata e collettiva che permettesse di aprire la retroguardia ospite.

Mister a proposito dell'assenza di Pippi, ci è parso che Caselli, pur facendo intravedere buone qualità individuali, sia ancora poco potente dal punto di vista fisico, non riuscendo a proteggere la palla e a farsi valere nei contrasti in area.
Non dobbiamo assolutamente gettare la croce addosso a Caselli, imputandogli le colpe di questa mancata vittoria. E' un giovane molto molto interessante, che ha indubbiamante bisogno di fare ancora molta esperienza, ma sul quale ripongo grande stima e fiducia. Oggi siamo stati costretti a fare di necessità virtù a causa delle defezioni di Pippi e poi, a partita in corso, anche di Cigan e così mi sono affidato a lui che era l'unica punta centrale di ruolo che avevo a disposizione. 

Una nota positiva è sicuramente la prestazione di Visone, apparso in crescita rispetto alle precedenti uscite.
Fabio ha disputato una gara generosa e combattiva, dimostrando grande cuore e le capacità tecniche che sono nel suo repertorio. A volte ha commesso l'errore di abbassarsi un po' troppo, facendo perdere profondità alla manovra e togliendo un po' di campo a Palladini, ma nel complesso sono soddisfatto della sua prestazione.

Domenica a Cremona sarà una partita speciale per lei.
Sicuramente non sarà una gara come le altre: a Cremona ho trascorso gli anni più belli ed esaltanti della mia carriera, disputando diversi campionati di serie A e sarà un'emozione particolare ritrovare l'ambiente che mi ha visto crescere calcisticamente. Al di là di questo è importante che ripartiamo dai 50 minuti positivi disputati oggi, facendo tesoro degli errori commessi nel secondo tempo.

02/11/2008





        
  



2+5=
il tecnico del Monza Dario Marcolin

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