Erosione: arrivano Vigili del fuoco e Capitaneria
Porto Sant'Elpidio | Ancora sotto stretta osservazione il tratto di costa all'altezza di due chalet sul lungomare Faleriense: preoccupati i titolari degli stabilimenti, l'acqua è arrivata a mangiare il terreno fin sotto una pedana in legno.
di Pierpaolo Pierleoni
Rimane critica la situazione erosione costiera lungo il litorale sud di Porto Sant'Elpidio. Anche quella di ieri è stata una giornata intensa e di grande agitazione. Sempre più precaria la situazione nei pressi dei due chalet prospicienti l'ex Fim. Ormai totalmente erosa la spiaggia, malgrado i blocchi di cemento ad estrema protezione delle strutture, posizionati dal 1 novembre in poi, in tutto una quarantina di massi.
Una soluzione provvisoria e che non sembra sufficiente ad arginare la forza del mare , che in particolare all'altezza del Saxa Beach, ultime ore ha scavato fino al terreno sottostante la pedana in legno fuori dallo stabilimento. Cedono altri metri, lo testimoniano i paletti di recinzione all'estremità della spiaggia, sprofondati di recente.
In giornata, presenti a vigilare sulla situazione i proprietari dei due chalet, Elpidio Montevidoni del Sudomagodo e Cristiano Recanati del Saxa Beach, il vicesindaco Elio Natali e il dirigente del settore lavori pubblici Stefano Stefoni. Clima ancora una volta caldo e tensione alle stelle. In giornata hanno fatto il loro arrivo anche Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto. I primi hanno disposto un ulteriore transennamento dell'area, per garantire le condizioni di sicurezza qualora l'erosione guadagni ancora metri e il terreno ceda. La Capitaneria di porto ha invece svolto una nuova relazione sullo stato della situazione, sottolineando l'urgenza di un intervento da parte degli enti locali, dal Comune alla Regione.
Quali le prossime misure? Da un lato dovrebbero arrivare a giorni ulteriori blocchi di cemento da posizionare all'altezza dei due chalet per rafforzare la barriera in caso di emergenza, dato che si prevede che il mare, andando verso l'inverno, possa ingrossarsi a breve. Dall'altra parte negli uffici comunali si cerca di trovare una soluzione all'intricato problema. Prima di contattare una nuova ditta per effettuare gli ultimi lavori, servirà concludere bonariamente i rapporti con quella precedentemente incaricata. Un'operazione quanto meno delicata.
E non è affatto scontato che l'erosione si blocchi con gli ulteriori interventi che saranno programmati. A causare buona parte dei problemi, almeno nel tratto di costa su cui insistono i due chalet, rimane l'apertura di 30 metri per il passaggio dei pescherecci (a sud dei due stabilimenti). Un passaggio che chiaramente non può essere chiuso, perchè una via d'uscita alle imbarcazioni non può mancare. Inoltre il ripascimento di sabbia non sembra aver sortito gli effetti sperati, essendo stata trascinata dalle onde. Più utile, ma anche decisamente più costoso, sarebbe a quanto sembra un ripascimento a base di ghiaia. Tutti ragionamenti sui quali si discute in questi giorni alla ricerca della soluzione ottimale.
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05/11/2008
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