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Divisione della Provincia, non si placa la bufera politica

Ascoli Piceno | Interviene Lucio Ventura, Capogruppo del Partito Demoratico: "Nessuno degli attori istituzionali ascolani si è mai sognato di bloccare l'iter amministrativo per la divisione dei due territori, ma bisogna ammettere che alcuni problemi sono sorti..."

Lo stemma della Provincia di Ascoli Piceno

Da Lucio Ventura, Capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Provinciale, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Il gruppo consiliare del PD di Ascoli Piceno, sulla ormai virulenta questione della divisione della Provincia vuole sgombrare il campo da ogni dubbio e da ogni sospetto.

L'intervento sulla stampa del Sindaco di Fermo Di Ruscio e dell'Assessore Provinciale Offidani sul rilievo che esiste una legge istitutiva della Provincia di Fermo e che questa deve essere applicata dalla Giunta Provinciale è quanto di più scontato possa immaginarsi.

Nessuno degli attori istituzionali ascolani si è mai sognato di bloccare l'iter amministrativo per la divisione dei due territori, ma bisogna ammettere che alcuni problemi sono sorti nel merito e che la questione della divisione del personale deve essere ancora affrontata.

Quello che l'assemblea provinciale del PD nell'ultima riunione ha proposto è la semplice richiesta al Governo centrale di confermare che l'iter formale della divisione debba proseguire stante la presentazione di una legge di modifica costituzionale per la soppressione delle Province da parte di n.9 parlamentari del PDL e le insistenti voci di una proroga del mandato amministrativo di 1 anno delle Province di Ascoli Piceno e Bari, fatte trapelare da fonti governative.

Nessun tatticismo dunque ne azione dilatoria da parte del PD di Ascoli Piceno bensì la conferma di agire nella correttezza del dettato legislativo e soprattutto ottenere una risposta del governo, attraverso un interrogazione urgente con risposta in forma scritta ,in un arco di tempo compatibile per chiudere il confronto tra le parti.
Quello che più dispiace è l'atteggiamento di qualche amico fermano che in tutta questa vicenda non si considera un parte decisionale bensì ha assunto ed incarnato sin dall'inizio la figura della controparte, che può fare concessioni ovvero può agitare la scure minacciando l'intervento di un terzo per dirimere la controversia.

Vale la pena ricordare che il problema della soppressione delle Province riguarda tanto Ascoli che Fermo ed il non voler chiedere al Governo quale volontà sta maturando intorno a questa problematica è un atto miope ed alimenta il sospetto che, al di là delle dichiarazioni di facciata, troppa demagogia e troppa strumentalizzazione politica si è insinuata nelle decisioni da prendere.

Il richiamo alla calma quindi è d'obbligo, nella augurabile prospettiva che la questione della divisione della Provincia possa chiudersi senza ultimatum, nel più breve tempo possibile e soprattutto con l'accordo di chi rispetta i territori ed i suoi cittadini.

Altri argomenti che invece sono di stringente attualità e su cui vorremmo che l'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno si concentrasse riguardano la compartecipazione della stessa Provincia al fondo di solidarietà per le piccole e medie imprese, così come deliberato dalla Giunta Regione Marche il 10/11/2008 del. N.1577, la quale prevede interventi per 1,8 milioni di € per la concessione di garanzia di 2° grado a favore del sistema delle piccole e medie imprese che hanno sede legale ed operano nella Regione. In fase di prima applicazione l'intervento si applica prioritariamente anche nell'area di crisi del Piceno.

Altro problema da affrontare con urgenza, una mano potrebbe essere data dalla predisposizione del bilancio di previsione, è quello del recente bando per borse di studio per la realizzazione di progetti di ricerca per laureati e diplomati presso studi o Enti Pubblici di piccole dimensioni.

A fronte di una preventivata disponibilità di circa 200 progetti da finanziare le domande alla scadenza dei bandi risultano più di 2000.

E' un segno questo della drammaticità in cui versa il territorio provinciale. E' pensabile che lo stesso Assessore Regionale che si occupa della crisi del Piceno e l'Amministrazione Provinciale raddoppino gli sforzi e reperiscano le risorse necessarie per finanziare i progetti di questi giovani a cui non possiamo togliere anche le speranze per un futuro migliore.

15/12/2008





        
  



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