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Giovani protagonisti con il progetto RED

Ascoli Piceno | Questo l'intento del gruppo di lavoro preposto alle problematiche minorili promosso dall’Assessore Gianni Silvestri, che ha elaborato un progetto a favore dei minori denominato R.E.D., acronimo di Responsabilità, Emotività, Diritti.

(foto d'archivio)

Primi risultati del Gruppo di Lavoro preposto alle problematiche minorili (promosso dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, Gianni Silvestri) che ha elaborato un progetto a favore dei minori denominato R.E.D., acronimo di Responsabilità, Emotività, Diritti.

Il Gruppo di Lavoro è composto dal Prefetto di Ascoli Piceno, dr. Alberto Cifelli; dal Dirigente dell'Ufficio Scolastico provinciale, dr. Romualdo Discenza; dai Dirigenti Scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado; dal Comandante Prov.le Gruppo Carabinieri, ten. col. Alessandro Patrizio; dal Comandante Guardia di Finanza, col. Giuseppe Montanaro; dal Direttore del Servizio Minori della Polizia Municipale, dr. Nello Giordani, dal vice Comandante della Polizia Municipale, magg. Pier Paolo Piccioni.

Nell'ultimo incontro erano presenti i docenti delle scuole del territorio, delegati a tale proposito, i quali hanno addotto le loro indicazioni al progetto RED, che ha come finalità quella di rendere i ragazzi protagonisti.

I diversi temi che l'iniziativa porrà in essere all'interno delle scuole elementari, medie e superiori del territorio, sono stati elaborati dalla dott.ssa Simona Flammini dell'Ufficio Scolastico Provinciale e dal dr. Nello Giordani. Tale progetto intende affrontare le problematiche dell'emotività, della responsabilità e dei diritti, in tutte le scuole, in quanto ritenute prioritarie per lo sviluppo psicologico e sociale dell'infanzia e dell'adolescenza.

Questo perché il malessere giovanile risulta ormai diffuso in tutte le fasce di età e, paradossalmente, è divenuto un problema pluridimensionale per le civiltà globalizzate ed un argomento preoccupante di primo piano nel dibattito scolastico e politico e nella pubblica opinione. I grandi cambiamenti sociali, le nuove tecnologie informatiche hanno introdotto nuove opportunità di crescita per i giovani: le E-generation è il nome che le istituzioni europee hanno scelto per denominare la gioventù degli Stati membri, ed è la generazione che vive da protagonista l'era della Information Communication Technology, caratterizzata da nuovi e numerosi strumenti di mediazione ad alto contenuto tecnologico.

Paradossalmente tali nuovi strumenti mediali hanno addotto una sorta di senso di potenza nei giovani, a motivo della velocità e rapidità di toccare grandi distanze, percepiti ormai come una protesi, una estensione di sé. Così prendono forma altre modalità di interazione fra ragazzi come le tante azioni predatorie, dove i giovani in più occasioni si sono abbandonati a comportamenti squalificanti, rendendosi protagonisti di crudeltà e nefandezze verso i loro coetanei più deboli, talora come vittime e talora come autori di reati.

I media di massa sono instancabili nel promuovere superficialità, così spingono l'interesse dei giovani sull'apparire, sulla materialità, sul possedere molti oggetti per poi ostentarli e sentirsi più sicuri di sé, sull'abito che diviene un oggetto di esibizione, tanto che recentemente si è parlato di «vetrinizzazione del corpo», dove la sua reificazione e mercificazione poi, aprono i mercati di diverse imprese.
I
l Progetto RED, come abbiamo detto, si propone di affrontare gli argomenti più urgenti in tale contesto socio-culturale. Un primo modulo affronterà il tema «I miei diritti», che si pone l'obiettivo di far conoscere compiutamente tale argomento ai giovani dei tre gradi di scuola, facendo leva sulla loro identità autoreferenziale per catalizzare l'attenzione e rendere i concetti più appetibili, tanto da permettere ai giovani riceventi di comprendere come i nostri diritti sono anche i diritti degli altri.

Un altro modulo intende valorizzare, attraverso un approfondimento delle sue dinamiche più diffuse, «l'Empatia», fondato sul presupposto secondo cui la conoscenza dei movimenti dell'anima ci permette di partecipare e comprendere meglio le emozioni dei nostri simili e così di viverle consapevolmente. Saper riconoscere i codici emotivi ci può aiutare a vivere meglio le nostre emozioni e, soprattutto, a non mortificare quelle degli altri (contro il bullismo), solo perché non le riconosciamo come tali.

I risultati ottenuti dai ragazzi partecipanti del Progetto, saranno argomento di un convegno pubblico, alla presenza di personaggi di rilievo nazionale, in cui i giovani protagonisti presenteranno i propri prodotti risultati dalle attività svolte.

 

05/12/2008





        
  



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