La storia risale al 10 gennaio scorso. Quella mattina doveva svolgersi un'assemblea di classe autogestita, una di quelle a cui gli insegnati non possono partecipare, invece si è rivelata una mattinata a luci rosse.

Secondo l'accusa una ragazzina si è seduta su una sedia e ha masturbato un compagno di classe che si era allungato sulla cattedra. Intorno alla coppia si era stretto un cordone di compagni che li proteggevano dagli sguardi del resto della classe. A riprenderli con i cellulari erano due dei loro compagni di classe. Poi i ragazzi hanno pensato di mettere l’episodio in rete sul web oltre che inviato via Sms sui cellulari di altri compagni.

Una masturbazione in classe che ebbe ampio risalto anche su giornali e televisioni nazionali. Le indagini preliminari sono state condotte fino allo scorso 18 ottobre, quando il Pm ha invitato gli otto protagonisti di quella storia, ragazzi e ragazze, a presentarsi presso il tribunale di Ancona. Con loro, ovviamente, ci saranno i genitori e gli avvocati difensori di ciascuno: Renzo Vespasiani, Edoardo Guidi, Katia Ficcadenti, Raniero Agostini, Rossella Alessi, Roberta Alessandrini, Anna Maria Rupilli e Caterina Alessi.

Per sei dei minorenni coinvolti, in ogni caso, l'accusa è di aver prodotto, in concorso tra loro, materiale pedopornografico attraverso riprese filmate effettuate con due telefonini cellulari. Uno sarebbe stato usato da un ragazzo che poi lo avrebbe prestato a una sua compagna di classe che materialmente avrebbe effettuato le riprese; il secondo cellulare, invece, pare sia stato utilizzato direttamente dal proprietario.

Tra le ipotesi accusatorie c'è anche quella di atti osceni. Domani dunque l’ardua sentenza del gip del tribunale dei minori per l’eventuale rinvio a giudizio.